Serie A

Bitonto, Mimmo Di Bari: “Jozi Oliveira è il presente, Coda il futuro. È bello lavorare qui”

Mimmo Di Bari

Cambiano gli addendi (fuori Lucilèia, Tampa e Jozi Oliveira impegnate in Nazionale, dentro le Under 19), ma il risultato non cambia. I conti tornano sempre per il Bitonto che torna da Foligno con 7 reti realizzate e tre punti utili per il secondo posto. Un’intera partita tra i pali per la 16enne Coda, che già all’andata era stata titolare, e gli applausi di Mimmo Di Bari, un’istituzione nel ruolo di preparatore dei portieri.

“Dopo 15 anni di maschile – parte da lontano – non è stato facile scegliere di affacciarmi in un mondo diametralmente opposto, ma ringrazio Francesco Cambione per la chiamata perché ho trovato un ambiente molto professionale, sotto tutti i punti di vista. Nel reparto portieri sono entrato in punta di piedi, mi sono fatto conoscere spiegando il mio modo di lavorare e dal terzo allenamento è andato tutto in discesa: Jozi è il presente di questa disciplina, Coda è il futuro. Poterle allenare è affascinante. Da una parte c’è un portiere strutturato che non ha bisogno di presentazioni, dall’altro un piccolo fenomeno con margini di miglioramento impressionanti. Non so quante giocatrici, alla sua età, avrebbero fatto ciò che ha fatto vedere lei a Foligno: bisognerà solo avere la pazienza di aspettarla, senza bruciare le tappe”.

Di Bari è stato tra i primi a frequentare il corso per l’abilitazione ad “Allenatori dei Portieri Calcio a Cinque” e a conseguire il patentino a Coverciano.
“Tramite l’A.I.P.P.F. del presidente David Calabria, l’Associazione Italiana Preparatori Portieri Futsal che comprende anche figure di rilievo come Mancini e Nogara, siamo riusciti ad alzare la voce e a farci ascoltare. Ma, ripeto, il lavoro di Cabria è stato importantissimo. Ho atteso questo riconoscimento per 15 anni, averlo ottenuto a Coverciano con Roberto Menichelli è stata la ciliegina sulla torta. Di questo – aggiunge Di Bari – ringrazio anche la Divisione Calcio a 5 che ha permesso tutto ciò, ogni cosa è stata organizzato alla perfezione”.

E per farvi capire bene quanto Di Bari abbia aspettato, basterà ripercorrere le tappe più importanti della sua carriera tra i pali, prima come giocatore (nel calcio a 11 a soli 5 anni, fino al passaggio al futsal) e poi come preparatore dei portieri: 7 stagioni nelle giovanili della Pro Calcio Bari come preparatore dei Piccoli Portieri – “una tra le esperienze più formative” -, Adelfia, Rutigliano, Ruvo, Cassano, Capurso, San Michele e Palo (vincendo diversi campionati tra C2, C1 e B). A seguire, la super avventura col Manfredonia di Ceppi, con cui conquista la Serie A vincendo la finale playoff a Faenza.
“Tutto nasce dalla passione per questo ruolo che ho sempre amato – spiega – e poi ho cercato di migliorarmi anno dopo anno, attraverso il confronto con i più bravi”.

Ora anche l’esperienza nel femminile per una preparazione davvero a tutto tondo con la società più vincente delle ultime tre stagioni.
“Quando queste ragazze entrano in campo con la giusta concentrazione, non ce n’è per nessuno. La mentalità è sempre vincente e poi vorrei sottolineare anche la grossa mano che ci viene dall’Under 19, sia durante gli allenamenti che nelle gare ufficiali: pensiamo alla gara di domenica e all’apporto che ci hanno dato mentre tre giocatrici erano in viaggio verso la Finlandia per una doppia amichevole. Abbiamo le più forti e ce le teniamo strette, ma anche il futuro promette benissimo”.

Foto: Dilettuso

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