Profeta in patria, ma anche lontano da casa. Gianluca Marzuoli, il mister tre volte Panchina d’Oro per la terza stagione alla guida del Bitonto, ha messo tutti d’accordo: gli amanti del futsal abruzzese, che lo riabbracceranno con amore dopo i tanti successi nel maschile e nel femminile alla guida del Montesilvano, e i tifosi pugliesi che seguiranno la squadra al PalaRigopiano con massima fiducia nella squadra e nel suo condottiero. D’altronde i risultati parlano chiaro e per riassumerli ne basta uno solo: la Champions vinta a Bari per un en plein che profuma di storia.
“Come mi sento? Uguale a prima. Sono soddisfazioni, ma non cambia niente”. È tutta qui la grandezza di Marzuoli: nella sua umiltà che nulla però toglie all’ambizione, nella noncuranza con la quale colleziona medaglie (tutte rigorosamente d’oro), che nasconde il lavoro di cesello fatto dietro le quinte. Anche se in questo caso – parliamo del prossimo big match di Pescara – lo “studio” è quasi superfluo.
“Ci conosciamo alla perfezione come squadre e conosco un campo che presenta diverse insidie, perché fortino di una squadra ben allenata e non a caso prima in classifica. Sarà equilibrata: all’andata abbiamo avuto entrambe la possibilità di vincere, ma è finita in parità. E credo che il ritorno sarà sulla falsariga di qualche mese fa. Noi faremo sempre lo stesso tipo di prestazione: qualsiasi sia l’avversaria, l’obiettivo è cercare di vincere e per farlo bisogna giocare senza sbavature”.
Pescara, CMB, Okasa Falconara: un trittico micidiale prima della sosta per l’Elite Round che vedrà Marzuoli presente al PalaRoma. “È un’Italia che mi sta piacendo molto, cresciuta tantissimo rispetto ad un anno fa e capace di giocare alla pari contro Nazionali come Spagna e Portogallo. Tornando al campionato – riprende il filo Marzuoli – sarà importante approcciare bene le prime due, per andare nelle Marche con maggiore serenità. Ma un passo alla volta: per ora la partita più tosta sarà quella che viene sabato, al resto penseremo quando sarà il momento”.
Troppo presto, quindi per parlare di Final Eight? “Occhio a chi pescherà il TikiTaka ai quarti… il sorteggio giocherà la sua parte, competizione comunque davvero dura”.
