Serie A

Bitonto, Maira Abbadessa e la (terza) Final Four: “Emozione nuova ogni volta”

Maira Abbadessa

L’emozione non ha voce. O meglio, ogni emozione parla al cuore con voce diversa. Ecco perché la terza qualificazione consecutiva alla Final Four di Coppa Italia non ha il sapore del garantito, ma del guadagnato. Lo dice forte e chiaro Maira Abbadessa, che del Bitonto Under 19 è capitano, ma è ormai diventata presenza fissa anche tra le leonesse della Serie A.

“Essere di nuovo tra le protagoniste della fase finale di una competizione, non rende scontata la conquista del pass di accesso: c’è voluto tanto lavoro da parte nostra, senza dimenticare che siamo già passate per una gara secca di Supercoppa e che parallelamente stiamo portando avanti anche il discorso campionato. Sono orgogliosa di noi, di come siamo cresciute come gruppo e del traguardo raggiunto grazie all’impegno di tutte”.

Ci sarà anche l’Audace Verona a Mola di Bari, mentre il quadro completo delle contendenti al titolo non si conoscerà prima del 3 marzo.
“Chi mi aspetto che passi? Credo il Cagliari e poi la Lazio: con alcune delle biancocelesti ho condiviso l’esperienza della Future Cup e potrebbero spuntarla contro il TikiTika. Ma non ci penso troppo. Chiunque ci sia dall’altra parte, bisognerà affrontare l’avversaria a viso aperto e cercare di andare più avanti possibile”.

Foto: Gianni Dilettuso

Correre finché fanno male le gambe, dare più di quel che si ha, giocare per la maglia e per la propria gente: tutto questo, Maira ha avuto la fortuna di impararlo da campionesse pluridecorate, proprio come l’allenatrice Luciléia.
“Non serve neanche che parli troppo, basta il suo esempio durante le partite e in allenamento per capire come comportarsi in campo. Quest’anno, oltre a tanti minuti con l’Under 19, sto avendo anche più occasioni in Serie A e cerco di sfruttarle sempre al massimo. L’Atletico Foligno nel prossimo turno? Anche se ci saranno assenze a causa degli impegni nazionali (doppio test Finlandia-Brasile della prossima settimana, n.d.c.), ci sentiamo preparate: loro hanno tanta corsa e fisicità, ma noi non possiamo perdere terreno perché lassù – sorride – c’è tanto affollamento”.

 

E mentre la rincorsa al primo posto si fa sempre più breve, Maira può già godersi una bacheca strapiena a soli 19 anni appena compiuti.
“Sono cose belle che conservo gelosamente, ma manca ancora un sogno da realizzare: la maglia Azzurra. Forse ora è presto, ma spero di continuare a crescere grazie al Bitonto e di poterla indossare, un giorno”.

Foto: Federica Arca (Audace Wave)

To Top