Serie A

Okasa Falconara da applausi, Marco Bramucci: “Meriti condivisi tra squadra e staff”

Bramucci

Son-tuo-se. E la schiacciante vittoria con la Kick Off (9-2) è solo l’ultima prova di grandezza delle citizens, capaci di cancellare al PalaBadiali lo stop rimediato in Lombardia all’esordio.
“La prima era per l’appunto.. la prima – commenta il presidente Marco Bramucci -. A 40” dalla fine ero rammaricato per il pareggio, poi la Kick Off ci ha creduto di più e abbiamo perso. Il dato curioso è che da lì è emerso un certo scetticismo: so dell’esistenza di una chat chiamata “non segniamo mai”, ma quel che ora anche i “saltacarristi” non possono non vedere con gioia è il lavoro enorme che è stato fatto e del quale oggi voglio dare merito a tutti”.

Si parte dallo staff. “Domenichetti è una predestinata. Tanti/e calciatori/calciatrici fanno fatica a adattarsi al futsal, c’è chi non ci riesce per niente, lei ce la fece in una settimana. E questo si vede anche come coach, tanto che tutti concordano nel dire che questo sia il Falconara col miglior gioco di sempre. Poi c’è Gian Marco Farina, fortemente voluto dalle ragazze: lavora da remoto singolarmente o con mini-gruppi e lo ringrazio pubblicamente per il suo operato. Poi Marco Cotichelli, preparatore dei portieri di un mostro sacro come Ana Sestari, a mio avviso il miglior numero 1 al mondo insieme a Castagnaro, migliorata anche con i piedi, come dimostrano l’assist e la doppietta che ci ha regalato domenica. Molto bene anche Angela De Rosa, vice-Domenichetti, e Alice Bertozzi, a supporto del lavoro fisico, non solo sotto l’aspetto medico”.

Ma ci sono parole al miele anche per tutto il gruppo squadra. “Ferrara negli anni ha lavorato tantissimo: avendo un carattere forte, ha dovuto ingoiare qualche rospo, ma adesso li sta sputando tutti. Monumento Isa Pereira: per me tra le 5 più forti al mondo. Tutti vedono la giocatrice, noi vediamo anche la persona. Un oltraggio agli dei del futsal che non sia in Nazionale, ma buon per l’Italia che se la sarebbe probabilmente ritrovata da avversaria… Silvia Praticò è in continua crescita, deve solo credere in più nel suo gioco, senza pensare ad altro. Ana, se possibile, è ulteriormente migliorata. L’ovazione che le ha riservato il PalaBadiali è sufficiente a descriverne le doti. Poi Aline Elpidio, che gioca con una serenità clamorosa: le persone di classe, messe a proprio agio, possono rendere al massimo”.

Capitolo novità.
“Abbiamo visto tante giocatrici, chi per una sola stagione, chi per più tempo. Alcune di loro – pur avendo indossato questa maglia – non erano probabilmente da Falconara: Leti, invece, in soli quattro mesi, ha dimostrato che avrebbe dovuto passare qui tutta la sua carriera. È fantasiosa, creativa, e lo stesso discorso farei per Balardin: in estate ha voluto fortemente venire qui e noi ne siamo ben contenti perché è una top player. Devo solo scrollarsi la “maledizione del PalaBadiali”, ma – sorride ci sarà tempo per segnare anche in casa. Brava Gaspari, viene da una B fatta “in casa”, ma ora ha capito la nuova realtà e sta facendo vedere spunti interessanti. Un plauso anche alle più giovani: Bordacchini, Gregori e così via, per tutte ci sono ampi margini di miglioramento”.


Okasa Falconara momentaneamente quarta e in ottima salute. “Ma le favorite, lo dico da inizio anno, sono Bitonto e Pescara, grazie anche ad un budget superiore rispetto alle altre: laddove una delle due non riesca a vincere un titolo, deve consideralo un grande fallimento. Leggera flessione della Kick Off, con noi il punteggio ha preso una dimensione ingenerosa ma ha giocato fino all’ultimo, buon percorso anche per il TikiTaka: se una società che cambia tanto riesce a rimanere competitiva, è perché ce l’ha nel DNA. Ma mi preme sottolineare ancora una volta quel che sta facendo Chilelli: rigenera calciatrici dando loro una seconda giovinezza, è camaleontico nel gioco, imprevedibile nelle soluzioni. Chapeau per il tecnico laziale”.

Delle due favorite per Bramucci, una ha da poco riportato in Italia il titolo europeo, impresa compiuta per la prima volta proprio dalle citenzs, ma per il presidente è necessario un distinguo.
“Su questa competizione c’è un equivoco di fondo: quella organizzata e vinta da noi, nasce da un’idea del Futsi Atletico Navalcarnero quando è stato campione di Spagna. Il protocollo è poi passato al Roldan, con le prime complicazioni date da una sovrapposizione ai tempi della Ternana, poi esclusa a favore della Kick Off. Quando ha vinto il Burela, ecco il successivo caos dato dal cambio logo e denominazione: da European Women’s Futsal Tournament a Futsal Women’s European Champions, che poi è il titolo conquistato dal Bitonto. È stato davvero brutto che il Burela abbia rinunciato a pochi giorni dallo start ufficiale, così come è stato un peccato non vedere il confronto tra italiane, spagnole e portoghesi nell’unico evento dell’anno che di solito permette di far incontrare tra loro le migliori federazioni europee. Ora che abbiamo un Europeo allargato e una prima edizione Mondiale alle porte, quello che mi auguro – prosegue Bramucci – è che ci sia finalmente anche un’edizione ufficiale. E lo dice chi, dopo averla organizzata e vinta, si è ritrovato ricco a livello emotivo, ma ancora economicamente affaticato dalle spese di quel dicembre 2022”.

Fu il pubblico del PalaBadiali l’arma in più del Falconara, poi eletto miglior club al mondo, e ancora oggi – quando la post in palio è alta – è la gente a fare la differenza.
“Col Kick Off abbiamo registrato il record di incassi per una partita di regular season e per noi è una vittoria incredibile: la paura dell’ultimo biennio era che i tifosi potessero disaffezionarsi e invece sono ancora la nostra forza. Dietro questa squadra si respira un’energia clamorosa, che investe anche le avversarie, sempre sportivamente applaudite. Per questo avrò sempre una grossa ferita: pur avendo ricevuto gli attestati di stima di FIGC, Divisione e Comitato Regionale Marche, non siamo riusciti negli anni a convincere il Comune di Falconara a fare determinati tipi di lavori volti ad adeguare il PalaBadiali agli standard UEFA e quindi non abbiamo potuto ospitare l’Elite Round del Mondiale. Mi dispiace molto perché il popolo falconarese lo avrebbe meritato, ma lo avrebbe meritato anche il movimento, perché quel calore lì ci avrebbe trascinati sicuramente alla vittoria”.

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