Tra le immagini più belle di un 2024 pieno di successi, Diana Santos conserva sicuramente il ritratto di famiglia sul campo che l’ha vista vincere la Futsal WEC col Bitonto. C’è Tamara, l’inseparabile sorella, e poi c’è sua madre, che per la prima volta ha avuto il coraggio di salire su un volo e raggiungere la figlia prima di un evento tanto importante.
“Per me è stato incredibile averla lì e vincere sotto i suoi occhi, non ho davvero parole per spiegarlo anche perché è stata la mia prima tifosa e sono contenta di aver condiviso quel momento con lei presente a Bari. Insieme poi siamo tornate in Brasile e lì ho ricaricato le energie. Abbiamo fatto anche in tempo ad organizzare un bellissimo baby shower: mia sorella aspetta un maschietto, il suo nome sarà Benjamin”.
E se buon sangue non mente, tra qualche anno ne sentiremo sicuramente parlare in qualche trasmissione sportiva.
“Non mi importava neanche il sesso, mi importa solo che giochi a pallone – ride Diana -. Tampa gli ha già regalato una palla, io dei calzini con dei palloni ricamati… insomma, per quel che posso, sto cercando di indirizzare il suo destino. Magari sarà forte come Ronaldinho, gli concedo il futsal solo se sarà bravo come Falcao! Scherzi a parte, sarebbe bellissimo se un domani volesse giocare a calcio, ma quel che davvero mi interessa è che faccia sempre ciò che lo renderà felice”.
Anche Diana ha collezionato momenti bellissimi nello sport e tanti altri potrebbe riservargliene la seconda parte di questa stagione. Bussola puntata verso la vetta, per un Bitonto (insolitamente) secondo al giro di boa.
“Non è certamente la fine del mondo, ma sappiamo che – con un po’ di attenzione in più – il primo posto è assolutamente alla nostra portata: i numeri in attacco continuano ad essere in linea con le passate stagioni, quei conti difficilmente non torneranno – sorride – ma in difesa dobbiamo cercare di prendere meno gol”.
Un obiettivo che il Bitonto si pone dal Molfetta in poi. “Ogni partita del girone di ritorno vale tantissimo, perché ogni punto può fare la differenza. Anche se le biancorosse non hanno una classifica brillante, noi dobbiamo dare il 100% pensando non sono al presente, ma anche alle partite più dure che verranno ad esempio in Final Eight”.
Per i primi di aprile Benjamin non sarà ancora venuto al mondo.
“Ma se saremo così brave da arrivare di nuovo in finale scudetto – sorride -, allora sì che ci sarà”.
Foto: Gianni Dilettuso
