Serie A

Audace Verona, l’impresa Final Eight è servita! Rossi: “Merito di tutti, traguardo meritato”

Audace Verona

Signore e signori, l’impresa è servita. L’Audace Verona sovverte tutti i pronostici e riesce a trasformare quella che sembrava solo una remota possibilità, in un’unica grande certezza: per la prima volta nella loro storia, le rossonere sono in Final Eight e gareggeranno per la Coppa Italia in Puglia.
“Atteggiamento e prestazioni c’erano, doveva solo girare dalla nostra parte”, dice Andrea Rossi, uno di quelli che non ha mai smesso di crederci.

Ma perché il sogno diventasse realtà, è servito l’allineamento di ben tre pianeti: il ko del Cagliari col Bitonto, la sconfitta casalinga della Vip contro l’Atletico Foligno e – condizione imprescindibile – la vittoria dell’Audace a Lamezia. Mister Rossi era squalificato, ma l’idea di non partire col gruppo non è stata neanche presa in considerazione.

“All’inizio mi sono concentrato sulla nostra partita: i primi 5’-6’ non mi sono piaciuti, ci sono venute a pressare e la palla scottava. Dato il cambio tecnico sulla panchina calabrese, non sapevamo esattamente cosa aspettarci ma, una volta realizzato il primo gol, non c’è stata più partita. E allora mi sono dedicato agli altri campi, scrollando in continuazione sul telefono. La verità è che avendo visto il Foligno contro il Lamezia e la sua unione negli abbracci post-partita, io un po’ me l’aspettavo. Poi è arrivato il fischio finale, ho sentito le mie ragazze esultare dallo spogliatoio e non ce l’ho fatta… mi sono commosso insieme a loro”.

Piangeva chi era in Calabria, ma anche chi ha assistito da casa col cuore in gola.
“Ho immediatamente sentito Betteghella e Oldrizzi, perché conosco benissimo gli sforzi che fanno da 4 anni a questa parte e quanto si impegnano per far tutti felici. La società merita pienamente questo traguardo, così come lo meritano tutte le ragazze, specie quelle che sono a Verona da più tempo e hanno fatto di tutto per godersi questo successo. Una menzione particolare per capitan Püttow : solo lei sa cosa ha passato in queste settimane e solo io so cosa mi ha dato, giocando 40’ con un affaticamento muscolare e un problema alla caviglia”.

Centro al primo colpo. È con Rossi, quindi, che l’Audace sfata il tabù Final Eight.
“Io l’uomo della Provvidenza? No, no – sorride -. Sono solo una persona che cerca di mettere nella migliore condizione possibile le sue ragazze e sono contento di aver fatto questo regalo ad una società impeccabile. Questo ripaga ovviamente anche i miei sacrifici e quelli della mia famiglia: sono partito sabato mattina e sono tornato lunedì alle 4, da 4 mesi lavoriamo di continuo, anche a Natale ho dato appena due giorni di stop. Ma alla fine tutto è andato come volevamo: l’ordine era quello di mettere in ghiaccio la gara già nel primo tempo, così da mettere pressione a tutte le altre. E martedì sono finalmente andato all’allenamento senza dover ripetere che la prossima sarebbe stata la settimana giusta. È tutto successo ed è tutto bellissimo”.

Ma la guardia continua a rimanere alta perché domenica il girone di ritorno si riapre contro una Vip col dente avvelenato.
“Purtroppo altra giornata di squalifica per me, ma quest’anno l’Audace ha due allenatori, anzi – se vogliamo dirla tutta – Alberto Trattenero vanta più anni di esperienza in panchina, perciò siamo tranquilli dal punto di vista tecnico. Nel futsal ci sono periodi buoni ed altri meno, la Vip è in una fase calante da 3-4 gare e cercherà gli stimoli del derby per superarla. Ma per noi questi punti valgono doppio, perché tutte le squadre che ci sono sotto in classifica incontrano le prime sei della regular season. Sarà una battaglia sportiva, ma anche questa volta faremo il meglio possibile”.

Foto: Federica Arca (Audace Wave)

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