Serie A

Greta Maretti torna in campo con l’Audace: “Cosa mi è mancato di più? Aiutare le mie compagne”

Greta Maretti

Due distorsioni consecutive alla caviglia l’hanno tenuta ai box per un lungo periodo, ma Greta Maretti dell’Audace Verona ha potuto festeggiare il suo rientro nel migliore dei modi: minuti preziosi contro il CMB e un pareggio d’oro guadagnato proprio all’ultimo respiro, il giorno dopo la vittoria della seconda Supercoppa consecutiva nella categoria Under 19.

“Parto dal trofeo. Vedere il palazzetto pieno è stato bellissimo e le ragazze, Pomposelli e tutto lo staff hanno fatto qualcosa di spettacolare: ripetersi non è mai facile, ma loro hanno dimostrato che con il duro lavoro e il cuore tutto è possibile. Sono un grande esempio da seguire, faccio loro i miei più grandi complimenti e spero possa essere solo l’inizio di questa stagione. Poi la partita: quando ho visto Ari sul dischetto a 8” dalla sirena ero più che tranquilla, ma lo sarei stata con chiunque. Ero certa che avremmo portato dei punti a casa e lo dimostra il fatto che abbiamo lottato letteralmente fino all’ultimo secondo. Tornando a me – continua – purtroppo le caviglie non mi hanno davvero dato pace in questi ultimi mesi, però – grazie allo staff, alla società e soprattutto alle compagne – non ho mollato e sono riuscita ad aiutare la squadra sul campo, che è la cosa che in questi mesi mi è mancata di più di tutte”.

Più che comprensibile per una giocatrice letteralmente cresciuta a pane e futsal.
“Mio papà che per tanti anni è stato il presidente del Bagnolo, per cui ero sempre al palazzetto a vedere le partite o gli allenamenti. Anche mio fratello gioca: lui è passato molto prima di me dal calcio a 11 al calcio a 5, io ho giocato dai 6 ai 18/19 anni a 11 e poi ho deciso di seguire le orme di famiglia passando ai campi 40×20. Con Marco mi confronto molto, dopo le partite ci sentiamo ci raccontiamo cos’è andato bene o male, ci scambiamo pareri. Siamo entrambi molto tecnici, entrambi mancini, lui è più bravo difensivamente, è uno molto ordinato in campo che vede bene le giocate e gli spazi. Io sono più brevilinea e rapida, quindi punto più sull’uno contro uno, ma devo dire che siamo entrambi dei giocatori molto creativi”.

Nonostante abbia appena 23 anni, Greta ha scelto di appoggiare una causa molto importante diventando il volto per il futsal femminile di “Atleti al tuo fianco”, associazione che, attraverso lo sport, vuole sostenere e regalare un sorriso a tutte le persone che stiano affrontando un percorso oncologico.
“Sono onorata di esserlo. Faccio parte di questo progetto ormai dal 2019, prima a Sassuolo e poi a Bagnolo, e vedere quanto sia cresciuto è davvero emozionante. Aver contribuito nel mio piccolo ad averlo portato fino alla Serie A mi rende davvero felice e spero che possa espandersi ancora tanto perché è un progetto che merita di essere conosciuto”.

Lo porterà con sé anche nelle Marche, nella prossima tappa di campionato contro l’Okasa Falconara.
“Sarà una partita molto difficile contro una squadra organizzata e che arriva da molti risultati positivi. Aspettative? Sono certa che scenderemo in campo con la stessa testa con cui stiamo affrontando tutte le partite, con la voglia di fare punti e dando tutto dal primo all’ultimo secondo. Abbiamo il giusto mix tra esperienza e gioventù e sono molto felice di aver scelto una squadra in cui posso crescere, imparare e mettermi alla prova. Forza Audace!”

Foto: Federica Arca (Audace Wave)

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