Secondo il dizionario Oxford Languages (per intenderci, è quello al quale attinge Google quando cerchiamo una definizione), il termine legàme è un sostantivo maschile che indica un rapporto o vincolo affettivo, che comporta reciproca fedeltà, oppure limitazione della libertà individuale.
Nel caso di Andrea Mosca, braccio destro insostituibile di mister Neri, si potrebbe pensare che il vincolo affettivo sia con il tecnico riminese. Il che è vero. Insieme, sulla panchina del Città di Falconara, hanno vinto tutto quello che si poteva. Ma, andando più nello specifico il legame, quello autentico, è con il calcio a 5. Il romanticismo non appartiene a Mosca, o forse si, nella sua accezione di passione senza la quale niente è lo stesso. Stare senza è sofferenza, così come starci con a pensarci. Ma la musica cambia totalmente.
Forse è proprio per questo che, dopo un’esperienza totalizzante come quella con le citizens, la scelta è ricaduta proprio sul CMB, ad un chilometraggio da Ancona considerevole. Un modo per alzare ancora di più l’asticella. “Questa nuova avventura lontani da casa è innanzitutto stimolante e fa capire che per essere professionisti bisogna fare anche dei sacrifici, essere professionali non è solo prendere e pretendere“.
Chi lo conosce mister Mosca sa che non è di mezzi termini. E’ crudo, come dice il preparatore dei portieri Illiano. Non risparmia niente, nel bene e nel male. Anche quando si tratta di analizzare settimane povere di punti e risultati utili. “Noi non stiamo passando un momento al pari del nostro reale valore“. A ben vedere, difatti, le biancoazzurre hanno dimostrato di poter competere nella massima serie nonostante il loro status di “matricola”. Per cui ciò che bisogna fare è semplice: “dare ancora di più per invertire il trend“.
Ci proverà domani pomeriggio la compagine lucana, quando ospiterà il Foligno al PalaSaponara per la nona di campionato. Parola d’ordine: attenzione massima. “Non deve ingannare la classifica – avverte mister Mosca – sono una squadra da prendere con le molle e col massimo dell’impegno“.
