Un punto firmato Luciléia. C’è lo zampino della “regina”, non solo delle leonesse ma anche del futsal internazionale, nell’1-1 col Falconara che tiene le neroverdi in striscia positiva alla vigilia di uno scontro che potrà dire tanto a livello di classifica: Kick Off contro Bitonto, da una parte quindi la squadra che fino ad oggi le ha vinte tutte (21 punti in 7 giornate giocate) e dall’altra chi ha vinto tutto a livello di titoli, ma ora è a -6 dalla vetta.
“Considerando le difficoltà iniziali causate da un grave lutto, per alcuni versi la loro è stata una partenza addirittura sorprendente ma sicuramente meritata per quanto dimostrato sul campo. Pur avendo cambiato tanto nella rosa, sono in un periodo molto positivo e, come noi, non hanno sconfitte. Sarà una bella partita, nella quale cercheremo di trovare assolutamente un risultato positivo per rimanere agganciate lassù, perché – ribadisce il capitano – siamo assolutamente da primissimi posti”.
Vincere anche per una questione di fiducia, a soli 13 giorni dalla partenza della più grande importante competizione per club: la Futsal Women’s European Champion.
“Questo trofeo è rimasto nei nostri pensieri sin da quando ci è sfuggito ai rigori ed è sicuramente un nostro grande obiettivo – confessa Lucilèia – ma non possiamo dimenticarci del campionato: servono due belle prestazioni, contro la Kick Off prima e contro Lamezia poi, per arrivare come si deve all’evento del PalaFlorio”.
E nel caso di Lù, nella sua versione da allenatrice, c’è anche un traguardo intermedio: la gara secca del prossimo 14 dicembre tra Audace Verona e Bitonto che mette in palio la Supercoppa Under 19.
“È la nostra prima finale in due anni di attività e ci stiamo preparando al meglio per competere ai massimi livelli contro chi attualmente detiene il titolo. Cosa serve per vincere una sfida del genere? Lasciare tutto in campo, non avere nessun tipo di rimpianto alla sirena. Offrire la miglior prestazione possibile non garantisce sempre la vittoria, ma di sicuro avvicina l’obiettivo al quale vuole arrivare con una squadra che ha fatto tantissimi passi avanti. È questa la parte che preferisco del mio ruolo di educatrice: poter dare consigli alle giovani atlete e vederle riuscire in qualcosa che prima sembrava difficile. La loro crescita è la mia gioia più grande”.
Foto: Gianni Dilettuso