Meglio così, in fondo. Se deve essere un pareggio a far rialzare il livello dell’attenzione, bene che sia ora e non più tardi. Perché presto non ci saranno sconti o seconde opportunità. Si lavora con vista sulla Champions in casa Bitonto, ma è dal campionato che arrivano le indicazioni da cogliere prima dell’evento con la E maiuscola.
“Con la Lazio abbiamo pagato gli errori sotto porta, mentre nella nostra siamo riuscite sfortunatamente a farci due gol – sdrammatizza Susy Nicoletti, prima di tornare seria -. Scherzi a parte, credo che sia un rallentamento che ci farà crescere tanto, così come è stato dopo la sconfitta in gara -1 degli ottavi contro la Kick Off nella passata stagione: sono quei risultati, ognuno a modo proprio, che ci ricordano che se non entriamo in partita con la giusta concentrazione, rischiamo di lasciare per strada punti importanti e non possiamo permettercelo. Non basta scendere in campo per vincere, bisogna giocare e anche bene, con concretezza e senza concedere nulla alle avversarie. (Ri)acquisire questa consapevolezza dopo appena tre giornate può farci solo bene”.
Reset. La rincorsa al primo posto perso domenica riparte da casa contro l’Atletico Foligno, una delle squadre sembrate più pronte sotto il punto di vista atletico. “Assolutamente sì – conferma la numero 6 – un’avversaria rognosa, che già nella scorsa stagione ci aveva dato fastidio. Bisogna fare risultato per dimostrare di aver imparato la lezione, e poi siamo davanti al nostro pubblico, per questo ci teniamo ancora di più”.
Davvero difficile vedere Susy “sbagliare” due volte, d’altronde è soltanto mirando alla perfezione che si possono raggiungere determinati numeri: 23 anni di carriera sempre ad altissimi livelli, una quantità di titoli difficile da elencare e una forza (fisica e mentale) fuori dal comune, che la spinge a voler superare i propri limiti ogni giorno. Anche ora che le risorse (e gli impegni) non sono più quelli di quando era una ragazzina che su una carriera del genere avrebbe messo una firma grossa quanto una casa.
“Stanca? Probabilmente sì, un po’ lo sono. Ma pronta no. L’anno scorso ero convinta che sarebbe stata l’ultima stagione e, invece, l’idea di non giocare, non vivere lo spogliatoio o di non avere quell’adrenalina addosso alla vigilia di una partita mi fa sentire incompleta. Non riesco a rinunciarci ancora”. E poi la voglia di vincere è sempre la stessa. Un solo titolo mancante, tra tanti doppioni (sette sono solo quelli di Coppa Italia…). L’album dei trofei, però, potrebbe essere finalmente completo entro la fine dell’anno solare.
“La Champions sarebbe la ciliegina sulla torta – sorride -. Nella mia vita sono stata molto fortunata. Nessuno mi ha mai regalato nulla, questo è chiaro. Senza sacrificio non si arriva da nessuna parte, ma sono capitata sempre nel posto giusto al momento giusto. E col Bitonto sto vivendo un altro periodo magico che mi ha portato ad alzare altri 6 trofei in appena due anni: chiaramente stiamo lavorando anche per la Champions, ma – carica Nicoletti in chiusura – non è l’unico obiettivo. Questa è una squadra per vincere tutto, la concorrenza è agguerrita, ma noi ce la metteremo tutta. Ancora una volta”.
Foto: Dilettoso