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Morosini sempre più Audace: “Felice dei minuti in prima squadra. Supercoppa U19 a Verona? Ho già invitato tutti”

Morosini

I primi minuti contro il TikiTaka, i successivi contro il Bitonto. Niente male, a 19 anni, essere chiamate in causa contro le finaliste scudetto, Coppa Italia e Supercoppa dell’ultima stagione. È quanto successo a Valentina Morosini, promossa in estate dall’Under 19 (compagine della quale elemento essenziale) alla prima squadra dell’Audace Verona.
“In entrambi le mie presenze, lo confesso, l’emozione si è fatta sentire. Quando il mister mi ha chiamata per il cambio la prima volta, mi sono girata e poi, ridendo, gli ho chiesto se davvero stesse chiedendo a me. È stata una liberazione, una bella ricompensa dopo tanti sacrifici. Domenica poi, con i miei genitori presenti sugli spalti e il Bitonto campione d’Italia dall’altra parte, è stato ancora più intenso. Spero siano solo i primi passi verso altre partite, ma nel frattempo continuo ad impegnarmi”.

Un esempio su tutti: Arianna Pomposelli.
“Un po’ perché mi allena nella squadra giovanile e mi ha insegnato tantissimo e un po’ perché è sempre pronta a sostenere le più piccole, come me e Ficeto. In generale, però, è proprio l’ambiente che aiuta a crescere: le sedute di mister Rossi non sono mai banali e la sera non vedo l’ora di raggiungere la squadra. Di solito, se le cose non vanno benissimo, si respira un’aria pesante. Da noi, invece, c’è sempre una bella atmosfera: mai visto squadra e società perdere il sorriso”.

E a dare nuova linfa, ora, c’è anche una freschissima novità: la Supercoppa del 14 dicembre che le rossonere contenderanno alle baby leonesse si disputerà proprio sul campo amico del PalaLupatotina.
“Da padrone di casa e campionesse in carica, siamo felicissime di ospitare la competizione. Da Bergamo, ho già invitato tutti i miei parenti e ti giuro che sto contando i giorni. Alla vigilia dello spareggio tra TikiTaka e Bitonto non avrei saputo su chi scommettere, perché il futsal è strano, una partita storta e finisce il sogno. Ora che conosciamo il nome della nostra avversaria, ci stiamo impegnando come matte per farci trovare preparate: giochiamo in casa e spero, anzi no, che riusciremo a dare il 100%. Anche se abbiamo perso Romano e non potremo più contare su De Cao, abbiamo iniziato un nuovo corso nel quale crediamo fortemente. L’unico rischio? Farci prendere dall’ansia di doverci confermare su tutto – dice il vice-capitano dell’Under 19 riferendosi al triplete di titoli nazionali completato a Bari -, farci bloccare dalla testa. Ma stiamo lavorando anche su questo: un obiettivo alla volta e concentrazione massima per raggiungerlo, perché sia tutto (di nuovo) possibile”.

Foto: Federica Arca (Audace Wave)

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