Ci sono traguardi che mettono una “tacca” sulla linea della vita. Tra questi, di certo c’è anche la conclusione del percorso di studi universitario e la tanto agognata laurea. A volte, ciò che studiamo per tanti anni è propedeutico a ciò che vorremmo poi “fare da grandi”, a volte vita e formazione scolastica prendono strade del tutto divergenti. Altre volte, come nel caso di Martina Caputo, le strade percorse sono tutte funzionali tra loro e si intersecano continuamente. Essere decretata, tra qualche settimana, dottoressa in Scienze delle attività motorie e sportive è quindi un fluire naturale di eventi.
“Il mio percorso universitario e quello calcistico sono stati fin da subito due percorsi paralleli e strettamente legati – afferma Martina Caputo – Non è stato facile portarli avanti contemporaneamente però entrambi i percorsi mi hanno aiutata a capire che con la disciplina e determinazione possiamo raggiungere tutti i nostri obiettivi. Inevitabilmente la mia passione per lo sport e per il calcio in particolare, pilastro importante della mia vita, mi hanno influenzata nella scelta universitaria. Decisione che sicuramente ora si è rivelata molto utile per poter crescere e migliorarmi anche come calciatrice, poiché mi ha fornito una conoscenza migliore di tutti gli aspetti dello sport in generale”.
Una questione di consapevolezza, così determinante quando c’è da porsi obiettivi e scegliere come raggiungerli. E’ tornata utile a Caputo, soprattutto dopo la scorsa stagione. “Si, l’anno scorso non è stato semplice, però dopo la fine del campionato ho avuto modo di lavorare su me stessa sotto vari aspetti e mi sento molto meglio ora. Spero di avere l’occasione per poterlo dimostrare sempre più. In questi tre mesi iniziali, sicuramente per la squadra in generale, essendo la maggior parte tutte nuove, sono stati un po’ di rodaggio. Abbiamo imparato a conoscerci. Ma personalmente ciò che mi auguro è di poter aiutare la squadra realizzando dei gol cercando di ottenere sempre più minutaggio di partita in partita”.
Il campionato inizia a farsi interessante, senza dubbio competitivo. Ogni partita rappresenta una sfida e l’ultima, in termini temporali, è stata una bella prova. “Domenica scorsa contro il Falconara sapevamo di trovare una grande squadra, proprio per questo siamo andate lì cercando di dare il massimo e di lottare su ogni pallone. Abbiamo tenuto botta fino all’intervallo, poi purtroppo loro sono riuscite a sbloccare con un episodio dove hanno sicuramente dimostrato di avere più esperienza di noi. Siamo un gruppo molto giovane, ma non deve essere una scusante, dobbiamo imparare ad essere più furbe anche noi e imparare dai nostri errori. Dopo il primo gol abbiamo cercato di rimettere il discussione il punteggio, ma penso che alla fine sia prevalsa la bravura delle nostre avversarie che hanno sfruttato al meglio le nostre sviste”.
Tutto insegna e bisogna farne tesoro, anche perché nell’anticipo di venerdì prossimo la Femminile Molfetta incontrerà la Kick Off. “Venerdì la capolista vero, ma questo per noi deve essere solo un ulteriore stimolo a dare ancora di più, per portare un risultato positivo a casa. Anche loro hanno cambiato molte giocatrici come noi, sono un ottimo gruppo e sicuramente viaggiano sulla scia dell’entusiasmo visto la serie di risultati positivi. Penso che questa possa essere l’insidia più grande. Dal canto nostro, abbiamo voglia di dimostrare quanto valiamo ed è per questo che mi aspetto una partita molto intensa e fisica, dove ci saranno molti episodi sia da una parte che dall’altra. La spunterà chi riuscirà ad essere più gruppo. Quindi, in vista della gara, questa settimana sarà fondamentale essere concentrate e determinate per raggiungere un unico obiettivo”.
Never give up, in campo come nella vita. La numero 15 lo sa bene ed è così che vuole affrontare le prossime sfide. Coraggio e gratitudine. “E’ stato un periodo molto intenso tra allenamenti e università. Sono contenta di non aver mai mollato e ci tengo a ringraziare il calcio in primis. Come detto, è un pilastro fondamentale nella mia vita e continua ad emozionarmi ogni giorno sempre di più. Devo altresì dire un grazie molto grande alla mia squadra. Senza di loro sarebbe stato tutto più difficile, mi è sempre stata vicino e mi ha aiutato molto”
