Dalla prestazione maiuscola contro l’Atletico Chiaravalle, alla sconfitta di misura subita in casa del Cus Pisa. Marina Tomasi prova a dare un’identità ad un Real Grisignano dai due volti, prendendo il buono anche in quel che non è andato.
“Una sconfitta non è mai un evento demoralizzante, ma qualcosa che fa parte del percorso e spinge a migliorare. Quella in Toscana è stata una partita strana per tanti versi: il campo difficile e scivoloso, più un caldo asfissiante non hanno sicuramente aiutato, ma non cerchiamo alibi. Potevamo giocarla meglio ed evitare qualche errore di troppo sotto porta, che di solito non commettiamo”.
Esigente, e questo emerge subito. Ma anche estremamente volenterosa e grintosa, Marina è stato il primo acquisto del futsalmercato estivo del club blaugrana. “Avevo bisogno esattamente di questo tipo gruppo, sia perché conoscevo già tante delle mie attuali compagne e sia perché sono una persona che sente costantemente la necessità di rimettersi in gioco: l’ho fatto qualche anno fa passando dal calcio a 11 al futsal, lasciando addirittura la fascia di capitano della mia squadra di allora, e questa volta volevo farlo tornando in campo nazionale dopo l’esperienza con la Vip. Domani chissà che sfida ci sarà… Le situazioni statiche non fanno per me”.
Non è un caso che il suo lavoro quotidiano appartenga alla sfera artistica. “Mi occupo di assemblaggio oro. Servono fantasia, creatività e tanta pazienza. Credo che il campo rispecchi abbastanza queste mie qualità. E poi sono critica con me stessa, proprio come lo sono davanti alla mia scrivania da orafa”. Il gioiello che il Grisignano dovrà disegnare domenica avrà maglie strettissime, perché è restando unite che si superano le difficoltà.
“Dopo i puntoni conquistati col Chiaravalle, altri 3 col Pisa ci avrebbero fatto comodo. Ma, come detto, è dagli errori che si impara e contro il CLT vedremo una squadra assolutamente desiderosa di riscatto. Vogliamo riprenderci ciò che pensiamo di meritare”.
Intanto, per Tomasi, il primo grande obiettivo è già stato raggiunto. “La mia priorità era stare bene, perché da stare bene a fare bene il passo è davvero breve. Certo anche vincere il campionato sarebbe bello, ma credo che i successi siano una conseguenza diretta quando l’ambiente è sereno e c’è fiducia reciproca: io credo tanto in tutte e nello staff, perciò sono sicura che col tempo ci toglieremo tante belle soddisfazioni”.