Secondo la definizione canonica, il Direttore Sportivo, identificabile anche come DS, è colui che svolge per conto delle Società Sportive professionistiche, attività concernenti l’assetto organizzativo e/o amministrativo della Società, ivi compresa espressamente la gestione dei rapporti anche contrattuali fra società e calciatori o tecnici e la conduzione di trattative con altre Società Sportive, aventi ad oggetto il trasferimento di calciatori, la stipulazione delle cessioni dei contratti e il tesseramento dei tecnici, secondo le norme dettate dall’ordinamento.
Viene facile comprendere quindi quanto, questa figura di raccordo tra dirigenza e giocatori sia fondamentale all’interno di una società sportiva.
A Salandra, se dici DS, dici Angelo Pascale, fedelissimo alleato del presidente Rocco Auletta e già artefice delle stagioni in Serie A del CMB maschile. Non c’è sfida che tenga, soprattutto se pensiamo alla natura di Pascale, imprenditore di successo in una territorio tanto bello quanto complicato. E’ così che davanti alla sfida del femminile ci si rimette in gioco, arrivando in tre anni alla massima serie.
“Costruire una rosa per la serie A femminile, non è stato semplice – afferma senza nascondersi Pascale – a tratti mi è sembrato che quanto di buono fatto nel maschile dal CMB sia servito a poco. Non chiedermi il perché. Il fatto è che la tipologia di mercato è totalmente differente. Anche perché le donne, come dice una canzone famosa, sono “dolcemente complicate”.
Forse un po’ come la Basilicata mi viene da pensare. Allora non poteva che andare così. A capofitto nel movimento femminile per metter su una squadra capace di dire la sua in Serie A
“Mi rende orgoglioso essere riuscito, insieme al presidente Auletta e al Mister Neri, a metter su una squadra per il primo anno così come l’avevamo pensata tenendo bene a mente il budget”. C’è da far quadrare obiettivi, acquisti e disponibilità economica, come fosse un puzzle dove ogni pezzo deve essere necessariamente corrispondente all’altro. Un’incastro strategico.
Ma cosa significa essere direttore sportivo? “Per me è un titolo e tale rimane. Ogni dirigente nel CMB svolge il suo ruolo in base alle attitudini e non esistono ruoli più o meno importanti. Siamo un squadra fuori dal rettangolo che lavora affinché la squadra in campo possa dare il meglio, diversamente non può funzionare. Non so quale sia il requisito fondamentale e se ce ne sia uno in realtà. Personalmente svolgo il mio ruolo e cerco di farlo al meglio”.
L’inizio di campionato sta dando ragione alle scelte effettuate. Una neo promossa con una buona posizione in classifica e belle prestazioni. Con una chiarissima vocazione. “Rappresentare il nostro territorio nella massima serie nel miglior modo possibile, divertendoci e facendo divertire il nostro pubblico, sperando di creare sempre maggiore interesse verso questo sport”.
Il PalaSaponara concorderebbe, a giudicare dal tutto pieno ad ogni gara casalinga. Merito del lavoro di tutti e di una squadra che “sta bene ed è cresciuta moltissimo in poco tempo. Si è migliorata partita dopo partita. C’è ancora tanto da fare – afferma Pascale – ma sono certo sarà fatto. I tecnici e le ragazze non si risparmiano e lavorano sodo”.
Proseguirà domenica contro la Femminile Molfetta il viaggio del CMB. Una gara importante si, ma non più e non meno di ogni altra prevista dal calendario.
“Le gare per noi saranno tutte uguali, tutte difficili. Siamo neopromossi nella massima serie e abbiamo allestito una rosa con tanti nomi nuovi alla serie A, tante scommesse che ad oggi sembra ci stiano dando ragione. Quindi domenica sarà un altra bella sfida, sperando che venga fuori uno spettacolo bello da vedere al di là del risultato finale”.