Bitonto e Brasile: storia di un amore che arriva addirittura a richiamare la nazionale verdeoro nella terra dell’olio. Protagonisti di questo storio evento sono tre dirigenti che stanno facendo grande una società che nessuno si aspettava così presto a questi livelli così presto: il presidente Silvano Intini, Francesco Cambione e Morgana Schubert.
“E’ nato tutto in maniera abbastanza casuale – spiega Intini – con Francesco (Cambione, ndr) che a settembre mi ha lanciato una delle sue solite proposte che sembrano sogni irrealizzabili: “ospitiamo il Brasile a Dicembre?”. Detta così sembra quasi una battuta, gli risposto di sì e dopo due giorni mi ha chiamato dicendomi che il Brasile sarebbe venuto in Italia, a Bitonto, nella prima settimana di dicembre”.
Francesco Cambione svela l’antefatto. “In effetti è nato tutto in maniera improvvisata. Non c’era un disegno definito. Anche se da sempre ho avuto il desiderio di ospitare il Brasile a Bitonto, ma non avrei mai pensato di realizzarlo dall’oggi al domani. All’inizio di settembre, parlando con Morgana, mi dice che dalla CBF (la federazione brasiliana) l’avevano contattata perché il Brasile cercava una avversaria alternativa alle solite Spagna e Portogallo e avevano pensato di fare una amichevole con il Bitonto… – ride -. Ovviamente una partita con noi è impossibile, visto che il nostro quintetto coincide quasi perfettamente con quello del Brasile”.
Morgana supporta il racconto. “In effetti, Francesco mi ha confermato che si poteva fare venire il Brasile in Italia ma che bisognava cercare un avversario e mentre parliamo, ci ricordiamo che anche l’Italia avrebbe svolto il raduno negli stessi giorni e magari si poteva provare a organizzare una partita storica”.
Sarà quindi il Bitonto ad ospitare le giocatrici più forti del mondo.
“Il nostro sarà un impegno ovviamente logistico-organizzativo. In quei giorni i ¾ del roster sarà impegnato con le Nazionali, per cui metteremo a disposizione le nostre attrezzature, la disponibilità della palestra New Fitness Evolution e i palazzetti con cui dialoghiamo regolarmente per gli allenamenti ed eventualmente poter far disputare le amichevoli che organizzeranno”, dice Intini celebrando un altro risultato di prestigio per il suo Bitonto. “Pensare che è stato il Brasile a contattare noi è una cosa che ci riempie di orgoglio. Significa che stiamo facendo bene non solo in campo, ma anche fuori e che il nostro modello di gestione viene apprezzato e osservato anche da realtà grandi come le federazione brasiliana. L’idea di regalare ai bitontini la possibilità di vedere dal vivo giocatrici che non sono mai venute in Italia finora, fianco a fianco con le nostre leonesse ci rimpie di grande soddisfazione. Cercheremo di essere all’altezza anche in questa occasione”.
Ancora sconosciuto il nome della Nazionale che sfiderà il Brasile.
“La nostra idea, che avrebbe fatto bene a tutto il movimento, era quella di un’amichevole con l’Italia. Noi già a settembre abbiamo allertato la Divisione che si è parsa entusiasta dell’idea, tuttavia le amichevoli tra Nazionali vengono organizzate e gestite tra le Federazioni per cui abbiamo messo in contatto CBF e FIGC e sembrava fosse oramai una cosa già fatta. Poi improvvisamente, dopo il sorteggio per l’Elite Round, la FIGC ha preferito mantenere l’idea iniziale di andare in Spagna per le due amichevoli. Era un’ottima occasione anche per evitare un viaggio alle atlete italiane in un periodo intenso e senza soste di campionato. Ma la FIGC e lo staff tecnico della Nazionale hanno scelto diversamente. Ci dispiace molto perché la consideriamo un’occasione perduta per poter avvicinare tanta gente al futsal e organizzare un evento che sicuramente avrebbe attirato attenzione anche all’estero. In Brasile la sfida con l’Italia rimane sempre una delle più sentite, indipendentemente dallo sport”.
Delusione anche per Morgana Schubert. “sStiamo lavorando, in collaborazione con la CBF, per organizzare due partite amichevoli e nei prossimi giorni pensiamo che la federazione renderà noti avversario e luoghi. Saranno sicuramente due belle giornate di sport. Noi brasiliani sentiamo quasi come un “tradimento” la decisione dell’Italia. Abbiamo lavorato tanto e ci dispiace molto per questa decisione”.
Per il Bitonto rimane comunque un dicembre ricco di impegni.
“Ci aspettano giornate bellissime – riprende la parola Cambione – che, a prescindere dai risultati sportivi, ci consentiranno di essere al centro del mondo del futsal internazionale: il Brasile, la Supercoppa Under 19, la Futsal Women’s European Champions. Vogliamo vivere al massimo e intensamente e siamo sicuri che la gente apprezzerà e si divertirà”.
Presidente, il Bitonto oramai è una realtà da cui prendere esempio.
“Lo dico sempre: abbiamo un team che ha tanta passione e si impegna a fondo per portare risultati e anche nei cambi riusciamo a trovare sempre persone valide. Dalila Cariello che, come sapete, è impegnata in altro, viene sostituita da Giulia Coviello che sta piano piano entrando nel nostro mondo e si dimostra sempre di più una scelta azzeccata così come Antonio, Nicola e gli altri collaboratori che sono arrivati quest’anno. Sta diventando sempre più difficile guidare una realtà come il Bitonto, che tanto fa anche fuori dal campo. Ma la passione della gente è il carburante che ci aiuta a superare difficoltà e fatica. Essere senza un palazzetto è quasi sempre un problema perché dobbiamo elemosinare in giro spazi per giocare o allenarci e a volte ci lasciamo prendere un po’ dallo sconforto, ma poi la passione prende il sopravvento e basta incrociare un paio di tifosi per strada perché torni la passione e la voglia di fare grande il Bitonto”.
Passione che si è vista a pieno anche domenica nel pareggio col Pescara al PalaPansini.
“Una bolgia bellissima! A tratti ho avuto quasi paura che potesse venir giù il Palazzetto – ride – ma è stato tutto bellissimo: lo spettacolo in campo, l’esultanza dei tifosi ai nostri gol e la consapevolezza di averli sempre al nostro fianco. Ora andiamoci a prendere ancora le nostre pagine di storia, perché ce ne sono tantissime”.
Foto: Gianni Dilettuso
