Quando Policoro diventò città, avevo già spento quattro candeline. Quando Policoro diventò città, grazie ad un decreto del Presidente della Repubblica Francesco Cossiga, Roberta Bergamotta non era ancora nei piani genitoriali di mamma e papà. In 22 anni, quello che era un borgo è diventata la terza città della Basilicata per numero di abitanti. Nel 2000 entra a far parte della categoria anche Roberta Bergamotta.
Ha una storia antichissima Policoro, una storia legata ad Ercole, alle sue gesta. Nel suo simbolo combatte con un leone e forse rappresenta lo spirito che percorre questa regione. Alla sua fonte se ne abbevera anche il CMB, figlia sportiva lucana. “Questa squadra rappresenta a pieno le caratteristiche lucane – afferma Roberta Bergamotta – Il CMB è simbolo di unione, sacrificio, generosità ma soprattutto famiglia, tutti elementi che trovano espressione nella mia indole da “anima lucana”.
Da Policoro a Salandra la strada non è molta, è strada lucana ed è quella che porta Bergamotta, ripetutamente, ad indossare la maglia biancoazzurra per una stagione ancora. E’ piccola, Salandra, ma ha un cuore grande. “Pur essendo una realtà piccola rispetto ad altre – sottolinea – vivere in questo ambiente non mi ha per niente limitato, anzi mi ha aiutata ad avere la giusta concentrazione e tranquillità per esprimermi al meglio“.
Tante sono le esperienze della numero 12, tra giovanili, serie A e nazionale. Non ci sono paure sportive dietro l’angolo, tutto è vissuto appieno, anche quando le cose non vanno proprio come si vorrebbe. Come domenica contro il Molfetta. “Veniamo da un pareggio fuori casa, partita giocata a mio avviso non da spirito CMB“. Due punti persi, questa è la sensazione nel post partita.
“Rispetto ad altri incontri non siamo riusciti ad esprimere al meglio il nostro gioco, motivo per il quale dobbiamo continuare a lavorare per ridurre al minimo queste lacune“.
Forse è proprio così che dovevano andare le cose. Forse c’è un grande disegno o forse siamo semplicemente artefici di un destino che si costruisce più imparando dagli errori che dalle vittorie. La gara di sabato contro le campionesse del Bitonto, a ben vedere, entra perfettamente in questo spirito narrativo. Uno scontro tra anime arrembanti, quello tra CMB e Bitonto. Davide contro Golia forse, neo promossa contro le campionesse di tutto.
“Conosciamo e siamo consapevoli della forza del nostro avversario – avvisa Bergamotta – ma questo non deve essere un freno, anzi, pur essendo noi una neopromossa con poco lavoro alle spalle per preparare partite di questo calibro, deve essere uno stimolo in più utile alla nostra crescita“. Ci sarà anche una maglia speciale sabato: la maglia celebrativa dello spirito lucano vestirà le ragazze di mister Neri. “Dobbiamo scendere in campo così, con lo spirito che ci contraddistingue e con la consapevolezza di aver dato tutto senza risparmiarci. Sperando di sentire il ritornello “E allor corr, corr
Anima lucana
corr pe sta terr
ca te staj aspettann”.