Secondo Paulo Coelho “gli incontri più importanti sono già combinati dalle anime prim’ancora che i corpi si vedano. Generalmente, essi avvengono quando arriviamo a un limite, quando abbiamo bisogno di morire e rinascere emotivamente”. Si può essere più o meno affini al suo stile narrativo, o a ciò che lo scrittore brasiliano esprime nei suoi libri. Insomma, può piacere o meno. Ma questa citazione raccoglie alla perfezione l’esperienza di Roxy Ion e la sua scelta di abbracciare il progetto salandrese del CMB.
“Ho scelto questa società – racconta infatti Ion – perché mi ha entusiasmato il suo progetto e la sua voglia di futuro . Scegliere il CMB per me è stata una grande sfida personale. Avevo voglia di rinascita personale e sportiva. Volevo ritornare a sorridere facendo quello che amo e ho pensato fosse la squadra giusta per riuscirci. E a oggi sono NON FELICE, DI PIÙ”.
Come fosse un urlo liberatorio, una conquista che porta con se una dose di tribolazione interiore, Roxy Ion coltiva il terreno del suo rifiorire, aiutata dalla realtà sportiva che la circonda. Come fosse acqua fresca su una terra arsa prima e un sostegno alla crescita della pianta poi. Non certo a senso unico. E’ un dare e avere. “Ion a questo CMB da senza dubbio tutto il suo impegno. Dal primo giorno e fino a che proseguirà il suo cammino qui. Questa realtà invece mi ha già dato tanto aiutandomi a rifiorire come giocatrice. So che continuerà, spingendomi a dare sempre di più superando i miei limiti. Chissà che fiori potrebbero sbocciare”.
La doppietta realizzata contro il Bitonto è sintomo di quanto detto. La sconfitta rimediata potrebbe essere un neo ma certamente l’avversario aveva un tasso tecnico stratosferico. “Affrontare il Bitonto è sempre una difficile. Nonostante insieme al mister in la settimana avevamo preparato bene la partita, abbiamo commesso degli errori che contro un avversario simile non puoi permetterti di fare, perché loro poi fanno gol. La disparità di squadra è evidente, inoltre loro sono un gruppo che oramai gioca a memoria. Noi, di contro, siamo una squadra tutta nuova, molto giovane e abbiamo ancora bisogno di tempo per raggiungere un’intesa di quel tipo. Solo che non dovevamo commettere nessun errore per poter fare la partita perfetta e mettere in difficoltà il Bitonto.
Abbiamo fatto il nostro uscendo a testa alta perché queste partite ci servono per capire ancora di più in cosa dobbiamo migliorare. Questo dobbiamo farlo davvero tutte insieme, seguendo le indicazioni e i consigli di mister Neri e mister Mosca. In questo modo potremo diventare una squadra ancor più coesa e determinata. Solo così possiamo dire la nostra in questo campionato e io credo in questo gruppo, nonostante la giovane età. I miei gol di sabato? – continua la numero 7 – sono stati due gol di crescita! E segnare contro una grande squadra inoltre fa sempre piacere. Le reti le dedico alle persone che amo, in particolare a una, di cui non voglio fare il nome. E’ anche grazie a lei se qui al CMB sto ritornando a essere me stessa amando di nuovo questo sport”.
Ora è tempo di ingranare la marcia e tornare ad accumulare punti preziosi. Il prossimo impegno dirà se la trasferta avrà un rientro allegro. Ad attendere le bincazzure ci saranno infatti le biancocelesti della Lazio. Questioni di sfumature determinanti. “La Lazio è una squadra molto preparata che sa bene quello che fa – avverte Ion – inutile dire che partita sarà. Ci aspettiamo tanta intensità. Ma, se con il Bitonto abbiamo provato a limitare gli errori, con la Lazio NON DOBBIAMO commettere errori. Dalla squadra e da me mi aspetto che, tutte insieme, riusciamo a dimostrare che quel sesto posto lo meritiamo”.
