Goleada al Foligno per un Bitonto dall’età media decisamente bassa nella quarta giornata. Presenti in lista, infatti, le 2006 Maira Abbadessa e Francesca Buquicchio, la 2008 Stefania Coda (anche lei protagonista di un week end da sogno) e la 2004 Alexandra Divincenzo, brava a mettersi inevidenza tanto con l’Under 19 (tripletta pesantissima nello spareggio per la Supercoppa) che con la Serie A, con un’ottima prestazione impreziosita dal gol.
“Anche se sono felice per la rete nella massima categoria, sono ancora più contenta per il risultato dell’Under 19: è da lì che ho iniziato e per noi si tratta della prima finale nazionale raggiunta. Contro il TikiTaka – spiega Divincenzo – c’erano un po’ di conti in sospeso: lo scorso anno, avevano vinto di misura la gara di andata con un gol arrivato secondo noi a tempo scaduto, mentre in quella di ritorno avevamo perso male nel punteggio. Diciamo che arrabbiarmi mi ha fatto bene – sorride – perché non mi sono fatta sfuggire l’occasione per riscattarmi”.
Ma anche in Serie A è entrata in campo con la giusta determinazione. “La L’ho vista come un’altra chanche. Quando giochi in mezzo a tante campionesse, non sai mai quando avrai di nuovo un po’ di spazio. Credo di aver utilizzato bene i minuti avuti a disposizione e spero che Marzuoli, che sabato era presente sugli spalti del PalaRigopiano, possa concedermene presto altri. Le assenze avranno contribuito, ma sono sicura che presidente Intini, mister, Paka e la stessa Lucilèia abbiano voluto premiare l’impegno visto in Abruzzo”.
Questa la strada da seguire, consapevoli che qualsiasi tipo di traguardo è ancora molto lontano.
“Come ci ha detto Lucilèia, lo spareggio è stato un passo importante, ma nulla è ancora fatto: per realizzare il sogno della Supercoppa dobbiamo battere le campionesse in carica dell’Audace Verona e non sarà affatto facile. E’ un’avversaria molto forte, ma quando giochiamo di squadra non temiamo nessuno. Altri sogni nel cassetto? Mio padre mi vorrebbe al Mondiale – sorride – io lavoro e non mi faccio prendere dalla fretta, perché so di essere nel miglior posto possibile per realizzarmi come calcettista. Pur non giocando molto in A, ho scelto senza alcuna esitazione di restare perché avere il privilegio di allenarmi tutti i giorni con le giocatrici più forti del mondo è qualcosa che solo il Bitonto può offrire. Ogni anno mi aspetto tanto da me, ma credo davvero che sia arrivato il momento di dimostrare chi sono”.
Foto: Dilettuso