Stessi colori sociali, stessi valori, stessa voglia di crescere senza strafare. E un filo rosso(nero) che unisce Audace Verona e Rossoneri: si tratta di Marta Zanetti, ex vice allenatrice in Serie A e in Under 19, ora “titolare” sulla panchina del progetto-satellite del club scaligero.
“L’idea è quella di avere una squadra in una categoria intermedia, la C regionale, che possa essere formativa per chi volesse approcciarsi al futsal per la prima volta o propedeutica al futuro passaggio nella massima categoria. Una sorta di collettore tra una serie e l’altra, che permetterà alle ragazze di fare esperienza senza allontanarsi da un ambiente sportivo che ha a cuore ognuna di loro”.
Qualche profilo più rodato e altri di prospettiva ma tutte le tesserate sono pronte a mettersi in gioco allo stesso modo. Partendo proprio da Zanetti, ex calcettista passata da 4 stagioni all’area tecnica: vice in A2 con l’Audace, poi in Serie A ed infine con l’Under 19 del triplete completato a Bari lo scorso 9 giugno.
“Quest’anno, incastrando i vari impegni lavorativi, sono riuscita a conseguire il patentino B e ho deciso di provare in prima linea come formatrice. Sarà una “prima” volta per me e per loro, ma quel che mi dà fiducia è che da entrambe le parti c’è lo stesso obiettivo da raggiungere: imparare il più possibile, senza paura di sbagliare”.
La “scuola” di Rossoneri è il campionato interregionale Veneto-Emilia Romagna: 13 squadra in lotta fino alla fine si aprile.
“Un maxi girone sicuramente corposo – commenta Zanetti -, sono molto contenta del fatto che si vedano tante realtà e che si facciano tante partite. Per una squadra debuttante, più test ci sono e meglio è. Le avversarie sono attrezzate e soprattutto all’inizio la strada sarà in salita, ma cercheremo di onorare il campionato con tutte le nostre forze”.
Sabato pomeriggio con l’Under 19 dell’Audace, sabato sera Rossoneri e domenica – naturalmente – la prima squadra di mister Rossi: tra poco i week end saranno interamente scanditi dal pallone a rimbalzo controllato.
“È così che ci piace. Voglio che le ragazze vedano dal vivo tutte le categorie perché anche questo fa parte dell’apprendimento e che si sentano parte integrante di una società che ormai è come una famiglia”.
