Cambio squadra e cambio categoria, entrambe vissute con la massima concentrazione possibile. Come se Marta Verdù lo sentisse: dopo tante tribolazioni, questo è il suo anno. È l’Audace Verona il posto perfetto per rilanciarsi.
“La scelta è avvenuta dopo un’attenta valutazione. Volevo rimettermi in gioco perché mi sento pronta sia mentalmente che fisicamente e vorrei un ruolo da protagonista che a causa di vari infortuni non ho vissuto. Quindi ho cercato l’Audace: mi hanno parlato benissimo della squadra, ha una filosofia che riflette perfettamente i miei valori e tutto ciò è stato confermato al mio arrivo perché le ragazze mi hanno fatto sentire subito a casa. Società e staff, poi, non sono stati da meno e mi hanno subito dato tranquillità e fiducia”.
Domenica scorsa il tanto atteso esordio in rossonero: 2-2 nel derby con la Vip e la certezza di aver già visto tanto di buono.
“Da una parte c’è qualche rimpianto: se fossimo state al completo, con Ferreira e Nanako, chissà come sarebbe andata… Dall’altra parte, però, abbiamo giocato bene. Ci sono stati errori che non dobbiamo ingigantire alla prima, ma anche tante tracce positive del nostro nuovo lavoro”.
Ora la prima trasferta contro la squadra che ha raggiunto 4 finali in 2 anni: il TikiTaka Francavilla.
“L’approcciamo con serenità, sicure delle settimane di preparazione che ci siamo messe alle spalle. La squadra avversaria è cambiata molto: questo non vuol dire più forte o più debole, vuol dire diversa, anche se con punti di forza che tutti conosciamo. Il nostro obiettivo? Portare i tre punti a casa. E se non dovessimo riuscirci, mettere in difficoltà tutte le squadre del campionato. Entreremo in campo senza paura, perché questa è la caratteristica principale dell’Audace, e usciremo dopo aver dato tutto”.
Non è solo tra i pali che Verdù vuole volare. Stavolta non esisteranno limiti e confini.
“Al passato non penso più, così come non penso agli infortuni patiti. Se l’anno scorso è servito per riprendermi, questo in rossonero è un punto di partenza. E il punto di arrivo mi è ben chiaro: rivedere con l’Audace la miglior versione di me stessa”.
Foto: Federica Arca (Audace Wave)
