Decisiva nella Supercoppa Veneta e in Coppa Italia Regionale col Real Grisignano, determinante anche nei due Tornei delle Regioni vinti dal Veneto con tanto di tiro libero in finale contro la Lombardia. E pensare che Francesca Basso al futsal è passata anche controvoglia. Ma andiamo per ordine. Tutto inizia nel calcio a 11: prima le giovanili tra Noventa e Longare, poi la chiamata nella Primavera del Duemonti e il passaggio in prima squadra. Non c’è un vero e proprio motivo quando, poco più tardi, Francesca dice basta.
“Semplicemente stanchezza. Mi sono presa un anno sabbatico che pensavo sarebbe durato anche di più. E Invece – sorride – Flavio Maso e Serena Trevisan mi hanno rotto le scatole al punto che non ho potuto far altro che ricominciare. Dal futsal e dal Real Grisignano. Sarò sincera. Ho iniziato controvoglia all’inizio, ma poi questo sport mi ha completamente presa. È stata una scoperta meravigliosa. L’adattamento dal calcio ha richiesto il suo tempo, ma a fine anno mi sono guardata indietro e la soddisfazione è stata enorme. Vi ricordate quei rompiscatole? Bè, ora li ringrazio di cuore”.
Veste già la maglia blaugrana, quando arriva l’episodio del tiro libero per il definitivo 4-2 che ha consegnato la Coppa al Veneto.
“Ci credi se ti dico che è stato il primo mai calciato? In allenamento mi era capitato, certo. Ma non in una gara ufficiale. Avevo commesso un paio di brutti errori in precedenza, avevo una voglia di riscatto incredibile. Poi è arrivato il sesto fallo e mi sono girata verso la panchina sperando che il mister guardasse e scegliesse me. “Li calci i tiri liberi?”, mi ha chiesto. E li ho detto una piccola bugia – ride -. Sul dischetto non ho pensato a nulla, se non a riscattarmi. È andata bene: gol ad una squadra che era arrivata all’ultimo atto senza subirne neanche uno e vittoria finale. Non mi ritengo una giocatrice “fredda”, ma mi piace gestirmi, non voglio che l’agitazione prenda il sopravvento. Cerco solo di dare il meglio di me e di far modo di uscire dal campo senza rimpianti”.
Sarà così anche contro il Bo Ca Junior nella prima di Coppa Italia di Serie B.
“Di sicuro una gara molto sentita, perché per un paio d’anni nel regionale ci siamo contese tutti i trofei. Loro sono molto cresciute, sia a livello di rosa che di dirigenza: rappresentano un po’ quel vicino del quale ogni tanto spii il giardino per vedere quanto sia verde. Ma è una competitività che fa bene ad entrambe perché ci sprona a fare sempre il massimo. Rispetto alla gara con l’Infinity (ko per 3-0, n.d.c.) cercheremo di fare tesoro dei nostri bagagli e di crescere a livello di esperienza. Ogni singolo match andrà giocato e ci insegnerà qualcosa. Abbiamo tanto da lavorare, ma nessuna si tirerà indietro. Testa bassa e pedalare”.