Ha fatto molto rumore la notizia, diffusa ieri, dell’abbandono di Beppe Colaianni, preparatore dei portieri del Bitonto Campione d’Italia. Una decisione che non deve essere arrivata all’improvviso ed era già a conoscenza della società, se è vero che alla data di scadenza di segnalazione del proprio nominativo per il corso di abilitazione alla figura di Preparatore dei portieri, la società di Silvano Intini non ha segnalato nessun nome alla PEC indicata dalla Divisione calcio a 5.
Una scelta non improvvisa quindi e su cui sicuramente il Bitonto, secondo costume, si sarà già mosso per sondare le alternative. Su questo argomento in realtà bocche più che cucite, così come per tutte le questioni di mercato: “nessuna notizia di conferme, uscite o arrivi fino al 1 Luglio” è stato il diktat del Presidente. “Quella di Beppe Colaianni è stata una eccezione che resterà unica.”
Così per cercare di fare delle previsioni bisogna cercare tra gli indizi lasciati qua e là nelle conversazioni. Sarà italiano? Diversi i nomi di preparatori di qualità italiani anche residenti in Puglia e con esperienze di Serie A che potrebbero fare comodo e potrebbero ambire al salto di qualità andando a lavorare fianco a fianco con due top come Marzuoli e Paka Marques. Sarà brasiliano? E’ noto il forte legame tra la società neroverde e l’altra sponda dell’Oceano. L’arrivo ad Aprile del fisioterapista Matheus Pitrez ha dimostrato che il Bitonto è in grado di pescare con grande abilità, professionisti di qualità anche in Sud America e la presenza di Paka potrebbe aiutare nella ricerca del profilo giusto.
Il Bitonto è la squadra che più di tutte sfrutta le qualità dei portieri nelle azioni d’attacco. E dopo i lanci con i piedi di Castagnaro, sono arrivati i lanci millimetrici con le mani di Jozi che tanti gol hanno portato in cascina e quindi la ricerca di una figura in grado di lavorare proficuamente in team con lo staff tecnico può essere determinante per proseguire la schiera di successi a cui ambiscono Intini e la sua società.
