Solo in finale e solo ai rigori. Dopo due giorni ad altissima intensità, il Pero cede proprio all’ultimo secondo contro il Foligno che invece sale in A. Ma questo nulla toglie alla meravigliosa stagione condotta da Marlene Lanza e compagne.
“Abbiamo sfiorato per ben due volte un traguardo che ad inizio stagione sembrava inafferrabile anche col pensiero. C’è chi i sogni – quando si fanno più vicini, tangibili – preferisce chiamarli obiettivi, cosicchè, magicamente, possano sembrare alla portata. Il rischio, però – srive il portiere delle lombarde su Instagram – è quello di sentire più vicino anche il dolore, qualora non dovessero essere centrati. E allora continuiamo a chiamarli sogni, anche se fa male lo stesso”, scrive su Instagram.
Ed è sempre lei a riavvolgere il nastro di un cammino iniziato lo scorso 9 ottobre con un pareggio in trasferta contro il Santu Predu.
“L’inizio complicato, la consapevolezza raggiunta partita dopo partita, gli infortuni (troppi), le prime grandi vittorie, il primato, la lunga imbattibilità, le caviglie, le dita (le mie) che cedevano, i denti stretti e piano piano il rientro di tutte, tassello dopo tassello: “imajina” – dice Priscila De Oliveira – “imajina”. E l’abbiamo fatto: l’abbiamo “imajinato” così forte che si è quasi realizzato. Indimenticabile”.
Foto: Paola Libralato
