Serie A

Lucilèia: “Festeggiare davanti ai nostri tifosi sarebbe incredibile”

“La nostra Luci”. È così che a Bitonto chiamano Luciléia Renner Minuzzo, quando la incontrano per strada. Quattro lettere, un mondo d’amore. Quattro chiacchiere, un selfie. Alla gente sembra che sia stata lei a concedere un po’ del suo tempo, ma – in questo scambio quotidiano – è in realtà il capitano neroverde a ricevere più di quanto abbia potuto dare.
“Qui sto vivendo un’emozione particolare, che è quella di sentirmi davvero parte di qualcosa. Già il solo pensiero di poter chiudere la stagione con lo scudetto davanti ai nostri tifosi è incredibile”.

In Puglia non si parla d’altro: dopo la Coppa Italia conquistata ad aprile, ora anche lo scudetto è a un passo. Ma per la più grande delle feste, serve un’altra impresa da leonesse contro il TikiTaka, questa sera alle ore 21.
“Nonostante la prima piccola vittoria del PalaRoma, ora sappiamo di dover affrontare una o eventualmente due partite in casa: l’obiettivo non è ancora raggiunto, ma l’aiuto dei bitontini ci rende sicuramente un po’ più forti. Cosa ci ha portate fin qui? Senza dubbio la forza del gruppo, poter dividere le responsabilità con delle grandi giocatrici che si sono completate a vicenda. Se non c’era una, arrivava l’altra e poi l’altra ancora, il senso di appartenenza è tangibile: in qualche modo la squadra c’è sempre stata e vuole continuare ad esserci nei minuti più importanti che sono alle porte”.

Bitonto

Foto: Federica Arca

L’ultimo scudetto vinto da Lù è stato nel 2020 col Montesilvano, prima ancora ci era riuscita con Olimpus Roma (2015) e Lazio (2013). E ora nell’aria c’è profumo di poker.
“Vogliamo chiuderla oggi stesso, inutile nasconderci. Abbiamo analizzato la partita concentrandoci sugli errori da non ripetere e scenderemo in campo consapevoli che sarà di nuovo difficile, ma noi siamo preparate. Soprattutto a livello di maturità, abbiamo fatto un salto di qualità: non è facile prendere gol allo scadere del primo tempo e subito dopo il rientro dagli spogliatoi, eppure noi siamo state brave a non andare giù e a rientrare in partita. È stata una reazione importante, che ci fa credere ancora di più nel nostro potenziale”.

Un anno meraviglioso da giocatrice e un’esperienza altrettanto bella alla guida dell’Under 19 che – come la prima squadra – è arrivata tra le quattro che hanno avuto la possibilità di giocare per lo scudetto di categoria.
“Final Four ad aprile e poi a giugno sono stati obiettivi non da poco. Per me è stata una stagione per mettermi alla prova, ma anche per le ragazze che per la prima volta hanno disputato un campionato. Tutti abbiamo imparato qualcosa in più e abbiamo vissuto bellissime emozioni. In futuro, ripartiremo con un bagaglio ancora più grande”.

Bitonto

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