Non importa se il campionato è terminato, se l’estate chiama al riposo dopo un anno intenso di attività. In casa Lazio non è ancora il momento. Si continua a lavorare in ottica di costruzione, di futuro, verso un rinnovamento fisiologico alla fine di un ciclo di vita arrivato alla sua naturale conclusione.
Ed è sui giovani che si punta, ritrovando quella tradizione biancoceleste che ha dato tanto al futsal nazionale.
Si parte da ciò che è stato per raggiungere ciò che sarà. “Il bilancio della stagione da poco conclusa è positivo – afferma Giorgio Regni, mister under 19 e figura chiave nello sviluppo del settore giovanile capitolino – Anche se resta qualche rimpianto dal punto di vista dei risultati”. Forse non si è raggiunto il gradino al quale si ambiva ma, secondo il tecnico, c’è tantissimo da considerare come tesoro. “Essere usciti dalle finali di coppa per un solo gol, brucia. In campionato, visto il girone, sapevamo che sarebbe stato tutto molto difficile.
Anche in questo caso possiamo dire che a far la differenza è stata una sola rete. C’è un grande però che promette molto bene in prospettiva: è stato fatto un ottimo lavoro di crescita. Una squadra nuova, con diversi inserimenti, che incontra uno staff rinnovato e con idee totalmente differenti rispetto a quelle presenti prima del nostro arrivo. A conti fatti, siamo soddisfatti”.
Non può che giudicare positivamente tutto l’anno vissuto dal movimento giovanile italiano, mister Regni. “A livello generale, si può dire che il campionato under 19 è stato incredibilmente di livello. Abbiamo visto in campo atlete che sono già nel roster della nazionale maggiore, allenatori preparati e di altissimo livello. L’obbligo imposto dalla Divisione ha sicuramente portato i suoi frutti. Ora però – puntualizza Regni – c’è bisogno di scendere di età. Perchè altrimenti si rischia di creare un campionato, anche di alto livello, ma senza base. Il primo passo è stato fatto, ora va fatto il secondo e anche rapidamente”.
Ed è proprio in quest’ottica che si sta muovendo la società biancazzurra. “Noi come Lazio stiamo organizzando, almeno fino a metà giugno, degli open day dove possiamo valutare nuove giocatrici per inserirle nella rosa della squadra della 19 nazionale. Insieme a questo stiamo lavorando per creare una base cercando di creare anche i gruppi con età inferiori. Questo è il primo e più importante obiettivo da raggiungere e sarà il mio compito primario”. Puntare tutto sulla formazione quindi. La competizione aiuta a crescere, a formare il carattere, ma non è il primo obiettivo. “I risultati sul campo nei settori giovanili dovrebbero sempre venire dopo, nonostante per qualcuno invece vengano prima.
E’ per questo che la mia più grande soddisfazione è stata vedere la squadra coesa, aver fatto comprendere a qualche ragazza le proprie reali doti tecniche e tattiche. Come detto prima – conclude – l’obiettivo più ambizioso per il futuro è quello di creare gruppi di ragazze under 17/15/13 che possano permettere alla società di far crescere con i giusti valori sportivi e tecnici tante ragazze che si avvicinano a questo sport meraviglioso”.
