Serie A

Obiettivo Serie A. Carmine Braccia: “Insieme, come un branco sa fare, è tutto possibile”

braccia

Quanti di noi, durante la pandemia, si sono cimentati in preparazioni culinarie mai sperimentate prima? Ci si è improvvisamente ritrovati con tantissimo tempo a disposizione senza saperlo utilizzare. Non siamo proprio più abituati ad andare piano.
Pizze, dolci, pane. Soprattutto pane. I mesi rinchiusi in casa profumavano di pane fresco. A pensarci, non è poi così male.
Certo, per arrivare a sfornare la pagnotta perfetta, quella fragrante, cotta al punto giusto, morbida dentro e croccante fuori, ce ne sono voluti di tentativi. Ditemi se mi sbaglio.

Un po’ come la Serie A. All’inizio, quante volte si cade prima di imparare come funziona? Quanto tempo, prove, studio, ci vogliono prima di assestarsi e trovare la ricetta giusta? Il parallelismo mi viene automatico pensando a Carmine Braccia e la PSB Irpinia. Non perchè le lupacchiotte abbiano deciso di cambiare indirizzo e darsi alla panificazione, ma perchè la famiglia Braccia sa esattamente cosa vuol dire la scelta della farina giusta, il bilanciamento degli ingredienti e, soprattutto, l’attesa della lievitazione.
“Ci sono cose che impari strada facendo – asserisce Carmine Braccia, dirigente irpino – Anche se ti prepari, se pensi di essere pronto, di avere tutte le carte in regola per raggiungere l’obiettivo che vuoi, la realtà inesorabilmente di porta a fare i conti. Quest’anno, per noi, è stato un imparare. Non voglio fare bilanci, non ancora, ma sicuramente a prescindere da come andrà, avremo di certo aumentato le nostre competenze”.

braccia

Si gioca un posto in Serie A la PSB Irpinia e lo fa nel modo che non avrebbe voluto, attraverso i playout. “Avremmo preferito terminare la stagione regolare con la salvezza raggiunta, ma non è stato così. Tocca quindi rimboccarsi le maniche ora, cercando ogni soluzione possibile e credendoci fortemente”. La motivazione? Mancanza di cinismo. “Abbiamo perso troppi punti per strada purtroppo, soprattutto in quelle gare alla nostra portata, soprattutto in casa, magari disputate anche con ottime prestazioni ma povere di reti. Paradossalmente – continua – le partite giocate “peggio” sono state quelle più fruttuose. Non so come sia possibile ma è così”.

Un ragionamento di spallettiana memoria. “Troppo spesso ci siamo “rispecchiati nel bello” quando la concretezza, anche se brutti, sarebbe stata la cosa migliore”. La prima delle due finali contro l’Audace, altra contendente, ha dato ragione alla società del presidente Caliendo che, nelle ultime settimane ha anche visto un avvicendamento in cabina di regia con l’arrivo di Gigi Mardente.

“Come detto, non sempre le cose vanno come vorremmo e, purtroppo la carenza di risultati non è stata semplice da gestire. Con mister Battistone esiste un rapporto di stima reciproca da parte di tutto l’ambiente, ma le condizioni non erano più favorevoli. Ora stiamo provando ad aggiustare il tiro e centrare finalmente la salvezza. Il tempo a disposizione di mister Mardente non è molto, è palese, e forse nessuno vorrebbe essere al suo posto. La partita di andata ci ha dato ragione, anche se un solo gol segnato non ti da tranquillità. Sappiamo che dovremo salire a Verona con l’idea di dover vincere per mantenere la categoria”.

Una finale, stavolta si può utilizzare la frase più inflazionata del calcio a 5 e non solo. “Anche se non mi piace parlare di finali. Sarà scaramanzia forse. Ma è vero, domenica ci giocheremo tutta una stagionr. Ci crediamo e volgiamo fortemente raggiungere il nostro obiettivo”.

braccia

Ma non è l’unico in casa Irpinia. La under 19 infatti, nella giornata di oggi, si giocherà l’accesso alle finals scudetto contro il Bitonto primo in classifica. “Ho avuto modo di seguire la nostra under quest’anno e devo dire che siamo soddisfatti di quanto stiamo facendo. Siamo riusciti a creare il giusto mix tra giocatrici con più esperienza e giovani calcettiste alle prime armi. Siamo cresciuti tutti insieme e ci siamo tolti diverse soddisfazioni. Raggiungere le finals sarebbe bellissimo e ci proveremo con tutte le forze”.

La trasferta per la prima squadra sarà lunga, l’obiettivo arduo ma, assicura Braccia “la squadra sta bene, è in condizione e la motivazione è grande. Ce la giocheremo a testa alta, tutti insieme, così come fa un branco”

To Top