Serie A

Betteghella: “Playout meritati. Audace Verona, ora serve mentalità vincente”

“I playout? Ce li meritiamo e voglio sottolinearlo a chiare lettere”. Non ci gira intorno in alcun modo Alessandro Betteghella, presidente di un’Audace Verona per la prima volta alle prese con l’appendice-salvezza. Ben 7 i match point buttati al vento prima di ritrovarsi in una situazione evitabilissima, chiusasi col blitz in extremis – tentato ma non riuscito – in casa del TikiTaka.
“La prossima, la prossima e poi quella prossima non c’è stata mai. Una squadra che dal 19 febbraio ad oggi porta a casa un solo punto merita questo piazzamento. Dopo la vittoria col Pelletterie, sarebbe bastato un pari col Molfetta. Se non è arrivato, le responsabilità vanno equamente distribuite tra società, staff e squadra, nessuno è da assolvere. Quel che mi disturba, però, è che ad andare ai playout sia una società che al 30 aprile ha pagato tutti gli stipendi. E qui mi fermo”.

Audace Verona o PSB Irpinia. Non ci sarà posto per tutte e due nella prossima Serie A.
“La nostra ferma intenzione è quella di salvarci, dipendesse da me starei qui per altri 20 anni. Ma, a prescindere da quella sarà l’esito di questa sfida, la società vuole proseguire nella sua attività perché c’è ambizione a far meglio e c’è la volontà di continuare a costruire: abbiamo un’Under 19 di tutto rispetto, stiamo valutando collaborazioni anche extraterritoriali e in ogni caso andremo avanti anche con la prima squadra, qualsiasi sia la categoria. Certamente sono stati fatti tanti errori di valutazione, è mancata umiltà, si è parlato molto e fatto poco. L’anno scorso ci siamo salvati in base ai risultati degli altri (in questo caso il ko del Sassari col Bitonto), quest’anno – continua – i nodi sono giustamente tornati al pettine. Se il Pelletterie avesse conquistato i tre punti col Molfetta e ci fossimo salvati così, ci sarebbe stato ben poco da festeggiare perché i risultati hanno parlato chiaro: nel girone di andata, abbiamo perso contro tutte quelle squadre che non avevano ancora mai vinto prima di incontrarci. Vedi, Pelletterie e Rovigo Orange. Alla luce di questo, ora non possiamo piangere, ma se guardiamo al lavoro svolto e ai sacrifici, anche economici, vedersi ai playout disturba davvero tanto”.

Betteghella

Da una parte Antonio Centofante (che prende il posto di Donisi proprio a ridosso dei playout), dall’altra Gigi Mardente (subentrato a Battistone): sfida inedita in panchina per la prima delle due gare-verità.
“Sostituire Ale Donisi è stato dolorosissimo. Oltre ad essere un amico, è l’allenatore che vinto Serie C e Serie A2 portando l’Audace più in alto di tutti. Purtroppo, però, non è andata come doveva andare e, come sempre, abbiamo guardato esclusivamente al bene della società, ponderando che fosse questo il momento per un cambio. Antonio è una persona equilibrata e molto ben voluta, che potrà darci la scossa che serve. Di sicuro – continua Betteghella – ci saranno motivazioni forti da entrambe le parti: l’impatto iniziale di Mardente è stato forte, si è visto dallo 0-4 (poi diventato 4-4, n.d.c.) in casa della Lazio, ma in questi contesti sarà importante ragionare nell’ottica delle due partite. Noi dobbiamo andare ad Ariano Irpino con una mentalità da Serie A, e cioè con una mentalità vincente che troppo spesso purtroppo è mancata”.

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