Serie A

Valentina Siclari: “Aggrapparsi al bello nonostante tutto”

Perdere contro la Kick Off in semifinale di Coppa Italia, perdere Cecilia Barca per infortunio a poche settimane dal suo rientro proprio durante la semifinale di Coppa, di certo non è il modo migliore per festeggiare un compleanno. “Diciamo che avrei preferito un regalo migliore – afferma Valentina Siclari, colonna della S.S. Lazio Calcio a 5 – Dire che non era certo il risultato che ci aspettavamo è dire poco.
Non è tanto la sconfitta, come ha dichiarato mister Chilelli fa parte del gioco. E lo so bene. E’ come è arrivata che fa male”.
Giunte a Bisceglie con l’organico al completo e tante speranze, la Lazio si è infranta sul muro All Black ma soprattutto sulla rottura del crociato accorsa a capitan Barca.

“Eravamo al completo è vero, ma forse non nella migliore forma. E’ stato un campionato strano, lungo, sempre sotto sforzo. Volevamo davvero fare bene perchè la Coppa Italia è un po’ la competizione che contraddistingue la Lazio. A prescindere dal campionato, in Coppa riusciamo sempre a tirare fuori prestazioni eccezionali. Sapevamo che sarebbe stata difficile ma non ci aspettavamo nulla del genere. E’ inutile dire che il momento dell’infortunio di Barca è stato per noi il fattore determinante. Un po’ come quando ti crolla il pavimento da sotto i piedi. Il colpo emotivo è stato forte e stiamo ancora assaporandone le amare conseguenze”.

Il campionato che continua e la prospettiva dei playoff sono solo una magra consolazione. “Emotivamente dobbiamo riprenderci perchè, è vero il campionato non è concluso. Ci sono tre partite almeno, l’ultima di stagione regolare e due di play off. E’ a questo che dobbiamo pensare ed è a questo che dobbiamo puntare. Ci sono annate che vanno così, che non sono esattamente come vogliamo, che riservano sorprese non proprio bellissime. Però, nonostante tutto, c’è del buono al quale potersi aggrappare”.

Perchè, in fondo, non c’è compleanno senza regalo e non esiste festa senza gli auguri delle persone a cui tieni. “Se dovessi pensare a cosa mi abbia regalato un anno che sto vedendo, al momento, tutto nero o quasi, posso dire che personalmente, mi sono resa conto di avere ancora benzina nelle gambe. Trovarsi a competere con giocatrici forti, con compagne più giovani, e trovarsi comunque a poter dire ancora la tua, è una consapevolezza molto importante”.

Perchè, in fondo, nemmeno è tutto nero. “Di questo sono soddisfatta”. Anche se il futuro è questione lontana. “Per ora, il mio futuro sono queste tre partite. Solo questo. Cosa accadrà dopo si vedrà. E’ un momento particolarmente concitato, sembra quasi di non riuscire a respirare. Arriverà il momento in cui ci si fermerà e si penserà a cosa fare”.

Anche perchè, a conti fatti, pare che il futuro del calcio a 5 italiano passi ancora dalle veterane. “Rendersi conto di poter ancora competere è molto bello, comprendere che però dietro di noi c’è poco , non lo è affatto”. Quasi come ci fosse un gap generazionale difficile da colmare. “Non so perchè non si sia riuscito, in questi anni, a costruire un futuro prossimo. Se sapere che c’è ancora bisogno di noi veterane e che nonostante l’età che avanza siamo ancora competitive da orgoglio, rendersi conto di non avere un futuro definito sa quasi di fallimento. Francamente – continua la numero 5 – non saprei dire cosa bisognava o bisogna fare, non in questo momento. Certo è che dare centralità alla scuola calcio è fondamentale.

Non si può iniziare a 15 anni, bisogna iniziare da piccoline, magari direttamente con il futsal. Noi, per quel che possiamo, daremo man forte e sostegno a quelle giovani che già oggi solcano i campi del nostro Paese a tutti i livelli. Anche noi, ognuna nei nostri ruoli, siamo responsabili del nostro futuro”.

Si torna alla visuale a corto raggio ora, all’impegno contro l’Irpinia. “Si potrebbe pensare che sia una partita senza troppe pretese, ma non è così. L’Irpinia ha cambiato la guida tecnica, vuole salvarsi a tutti i costi e ci darà sicuramente filo da torcere. Noi siamo sicure dei playoff ma – conclude Siclari – non vogliamo di certo regalare niente a nessuno, soprattutto ora”

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