Serie B

Campilungo: “La risalita del Levante? Ci abbiamo sempre creduto”

Datele un allenamento e lei ne farà due. Per questo Natascia Campilungo è stata forse la giocatrice del Levante Caprarica che maggiormente ha risentito della pausa. Ma niente paura: il campionato è tornato e riparte dai fuochi d’artificio col Città di Taranto, prima di Team Scaletta e Reggio Sporting Club.

“Quello con le rossoblu è un derby e quindi sarà ancora più dura, ma entreremo in campo per vincere. Senza alternative. Nelle partite che mancano, ci siamo poste l’obiettivo di dare fastidio a tutte e prendere più punti possibili, perciò non vediamo l’ora di scendere in campo per giocare. La vittoria col Noci ci ha fatto bene a livello di gruppo e di morale: anche se con qualche acciacco, abbiamo continuato tutte ad allenarci e abbiamo voglia di finire il campionato nel migliore dei modi. Il Città di Taranto è una signora squadra e la rispettiamo, ma l’affronteremo a viso aperto”.

Non è solo l’effetto Noci. Piuttosto, è vedere che in fondo hai sempre avuto ragione a crederci con tutte le tue forze.
“Sapevo che saremmo arrivate fin qui, mi era chiaro anche quando qualche “gufo” pensava che non ce l’avremmo fatta. Io, invece, ci avrei scommesso cuore, maglia e posto, perché conosco le mie compagne e conosco la mia squadra con tutti i sacrifici che ogni giorno fa. L’ottavo posto conquistato fino ad oggi è un buonissimo risultato di squadra”.
Ma anche a livello personale c’è tanta soddisfazione.
“Tanti sorrisi perché sono una rompiscatole ma porto anche tanta energia, poi qualche lacrima dopo una sconfitta e chi più ne ha più ne metta. Di emozioni te ne potrei elencare quante voi, ma – avendo 33 anni – non so se il prossimo anno farò ancora questa esperienza. Per inseguire un sogno che coltivo fin da bambina (anche se non è stato questo l’unico motivo), ho messo da parte un po’ la mia vita e ora che l’ho realizzato e mi sento più cresciuta, inizio a sentire il desiderio di voler formare una famiglia. Se poi Lucy Campanile dovesse darmi la possibilità di rimanere a giocare, io ne sarei onorata, ma se ci fosse anche un piccolo ruolo nel Levante io accetterei perché nel mio cuore c’è sempre il Caprarica. Nelle vittorie e nelle sconfitte. Non ricordo lunedì senza il messaggio di una compagna di squadra: quel semplice “come stai” che in tanti darebbero per scontato, per me significa sentirsi in famiglia.

E mentre il Levante lotta per chiudere il discorso salvezza, in Puglia torna la Coppa Italia e Campilungo avrà la possibilità di vedere di nuovo dal vivo quella Marcella Violi (ora alla Kick Off), alla quale spesso è stata associata per grinta e carattere.
“Di questo sono molto felice – commenta – ma per la finale non ho una squadra favorita. Tiferò per il bel futsal, a prescindere, sperando che vada avanti la squadra che più l’avrà meritato”.

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