Serie A

Pescara, Ana Sestari con la Nazionale al PalaRoma: “Circondate d’amore”

Settimana di stop per il Pescara, ma non per Ana Sestari e quattro delle sue compagne che nel weekend appena passato hanno avuto l’onore di vestire la maglia azzurra in occasione della doppia amichevole con la Finlandia (0-0, 3-1).
“Ascoltare l’inno al PalaRoma mi ha fatto commuovere. Non solo è stato il primo palazzetto in cui ho giocato in Italia, ma mi fa capire quanta strada ho fatto perché ero sugli spalti quando l’Italia ha giocato il secondo test match della sua storia qui, nel 2015. Ho ancora una foto ricordo con Bruna Borges. E invece, stavolta me la sono vissuta da protagonista”.
Non Prato, lontano dagli affetti più cari, e neanche Salsomaggiore Terme, ancora più lontano sulla cartina geografica.
“Era semplicemente casa, in tutti i sensi. E siamo state accolte nel miglior modo possibile, con tanta gente sugli spalti e striscioni, soprattutto per noi biancazzurre, appesi ovunque. A parte mia madre – sorride – nessuno aveva mai fatto una cosa del genere per me, ma vedere quello che mi ha dedicato Benedetta (piccola tifosa, sempre presente insieme alle sorelle Ilenia e Sofia, n.d.c.) mi ha fatto immensamente piacere. Tengono tanto a me, tengono tanto a noi. A Montesilvano, Pescara e dintorni si vive di futsal e la nostra gente lo ha dimostrato ancora una volta con tutto l’affetto possibile”.

Dalla Nazionale al campionato per le ultime 4 gare: per il Pescara una ripartenza “soft” contro il già retrocesso Vis Fondi, ma Sestari non abbassa la guardia.
“È vero che noi giochiamo bene contro le squadre di alta classifica, ma allo stesso tempo ci è capitato di essere in difficoltà dal punto di vista realizzativa contro chi era in una posizione meno felice. Bisogna sempre alzare l’asticella, senza mai dare nulla per scontato”.
Parole sacrosante a poco meno di un mese alla Final Four, da vivere “in combinata”, con la prima squadra dal 21 e come collaboratrice dell’Under dal 23 aprile.
“Per quanto riguarda noi, me ne renderò conto bene solo dal prossimo week end, quando entrerò in clima Coppa guardando la competizione maschile. Col sorteggio fissato per il 12 aprile, ci sarà poco tempo per prepararsi, ma se vuoi arrivare fino in fondo, devi vincere contro chiunque capiti. Noi abbiamo tanto voglia di riscatto, questo è certo: come dice mister Morgado, abbiamo sbagliato una sola partita in tre anni, ai quarti contro lo Statte a Bisceglie e ricordo ancora quella brutta sensazione che non voglio assolutamente rivivere”.

Poi uno sguardo pieno d’amore all’Under 19.
“Quest’estate, io e Ersilia abbiamo cercato come pazze di mettere su questo gruppo senza lasciare nulla di intentato. Al primo allenamento dell’anno siamo riuscite a fare un 4 contro 4 con me in porta e solo una settimana dopo c’è stato l’esordio in Coppa Italia contro il Falconara. Siamo partite da un gruppo ridotto per poi ritrovarci a dover mandare giocatrici in tribuna e questo significa aver creato interesse ed attaccamento. Indipendentemente da come andrà la nostra Coppa, noi vogliamo rimanere accanto alle Under e goderci con loro questa esperienza: in un girone con Tiki Taka, Falconara, Lazio, Perugia ed FB5 nessuno avrebbe scommesso un centesimo su di noi, ma se ci siamo è perché abbiamo creato un gruppo che è riflesso della prima squadra: non segniamo e soffriamo tanto – sorride – ma facciamo innamorare tante persone. Non cambierei questa squadra per nessun’altra squadra, perché più importanti dei valori sportivi, ci sono i valori umani che abbiamo trasmesso a ciascuna di loro. Per me è un gruppo da prendere come esempio su tanti punti di vista”.

Infine, una parola sulle “piccole” colleghe di reparto.
“Sia Guadalupe Crocco che Giulia Ricottini assorbono tutto quello che dico. La lezione più importante? Che col duro lavoro si può raggiungere qualsiasi risultato. È quello che hanno insegnato a me e quello che ripeto loro ogni giorno, anche se sono ragazze d’oro e hanno già capito come si cresce”.

Foto copertina: Federica Arca

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