Serie A

Molfetta-PSB Irpinia, Antonella Plevano alla carica: “Come se fosse una finale”

Plevano

Un tempo intero avanti contro le campionesse d’Europa del Falconara, esattamente com’era stato qualche settimana fa in casa contro il TikiTaka. La Femminile Molfetta torna a mani vuote dal PalaBadiali, ma riuscendo finalmente a sbarazzarsi di quel fastidioso mal di trasferta patito in altre recenti circostanze.
“Sinceramente siamo soddisfatte – commenta Antonella Plevano -. Peccato solo per qualche errore nella ripresa, perché al di là di tutto c’è stata la prestazione che ci eravamo chieste. È stato un primo tempo intenso, poi siamo arrivate meno volte dalla parte opposta, ma il vero problema – sorride – è stato trovarsi di fronte gente come Taty, muri che difficilmente riesci a superare se non sei nel pieno delle forze o della lucidità. Per quanto mi riguarda, poi, ho vissuto la gara con l’ansia di essere in diffida, dalla prossima – però – potrò finalmente giocare con il freno a mano completamente abbassato”.

Molfetta-PSB Irpinia: scontro diretto in zona playout per cercare di uscirne – probabilmente in modo definitivo – a discapito di alcune ex come Pati Ribeirete e Tomislava “Toba” Matijevic, compagne di promozione nella stagione alle sopalle.
“Entrambe hanno lasciato il segno sia nell’amichevole pre-campionato che nella gara di andata (ko per 3-2 ad Ariano Irpino, n.d.c.), per cui questa volta non possiamo sbagliare – carica la biancorossa, in vista delle ultime 5 gare -. A Bitonto e Pescara cercheremo di dare fastidio, contro Vis Fondi e Pelletterie è obbligatorio giocare per i tre punti, ma vincere domenica ci permetterebbe di tirare già un bel sospiro di sollievo. Da perdere (e allo stesso tempo da guadagnare) abbiamo tantissimo: se non è una finale, di sicuro questa gara le assomiglia molto. L’unico rammarico? Scendere probabilmente in campo senza il mio capitano che parla con accento pugliese – sorride Plevano, riferendosi ad Ellen Castro – ma faremo di tutto per metterci al sicuro il prima possibile”.

D’altronde la Femminile Molfetta ha da tempo fatto suo un incredibile paradosso.
“Meno siamo e più ci compattiamo. Una frase che suona in modo strano, eppure verificata in tutti quei momenti di difficoltà che ci hanno fatto crescere. Anche se nel girone di andata c’è stato qualche incidente di percorso, ora siamo più fiduciose”.
Ed è in questo momento che la parola chiave di tutta l’intervista salta fuori. “Perché non è ho parlato prima di salvezza? Non è una parola che nello spogliatoio ci ripetiamo spesso, ma – chiude Plevano con praticità – è di certo quella verso la quale tutte stiamo remando con lo stesso grande impegno”.

Foto: Claudia Di Corato

 

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