Per l’ennesima volta non al completo. Anzi, forse col massimo numero di assenze contate fino ad oggi: Giuliano e Plevano per squalifica, Castro e Amanda per infortunio. Non è così che la Femminile Molfetta sperava di presentarsi al derby di ritorno contro il Bitonto, ma Mauro Gadaleta – preparatore atletico delle biancorosse – spinge le sue a fare quadrato.
“Purtroppo, dall’infortunio in partenza di Marino in poi, ci siamo ritrovati spesso in una condizione deficitaria per quanto riguarda la rosa. Questo dispiace ancor di più prima di un derby in cui il gap con l’avversaria c’è, ma ci sarebbe piaciuto potercela giocare a viso aperto col pieno delle rotazioni. Questo non vuol dire che andremo lì a prendere pallonate, ma che cercheremo di compattarci come siamo soliti fare nelle difficoltà – vedi la partita col Falconara in cui le campionesse d’Europa si sono sbloccata solo a 7/8’ dalla fine – e che cercheremo di fare la nostra partita”.
21 punti già in cascina, eppure la salvezza non è ancora una missione compiuta. Un dato certamente anomalo considerata la soglia minima della scorsa stagione, ma questi sono conti che lo staff non vuole fare oggi. Prima bisogna pensare al Vis Fondi su Sky al PalaRoma di Montesilvano il prossimo 2 aprile e già questa sembra una data lontanissima, a seguire altra bella sfida col Pescara.
“Giocare contro squadre ben attrezzate ti porta a dare sempre qualcosa in più, mentre dall’altra parte potrebbe esserci la possibilità che la gara venga presa leggermente sottogamba. Quando si combinano questi due fattori non è detto che tutto vada come dice la classifica, specie se la difesa ci metterà del suo tenendo fino all’ultimo. Ma – continua Gadaleta – allo stato attuale la necessità è quella di pensare gara dopo gara, con la certezza che se vogliamo mantenere la categoria dobbiamo centrare senza margine di errore 6 dei 12 punti che restano”.
Togliamo pure il “se”. Perché la Femminile Molfetta questo palcoscenico l’ha cercato con invidiabile tenacia.
“Quando sono arrivato qui, ormai 5 stagioni fa, si giocava già per questo obiettivo. Ogni anno abbiamo scalato un gradino in più e ogni anno il traguardo si è spostato un po’, come in occasione del cambio regolamento che ci portò allo scontro promozione con il Real Grisignano di Iturriaga, invischiato nei playout della categoria superiore. Alla fine, però, quel giorno tanto atteso è arrivato davvero ed averlo raggiunto con le stesse persone di sempre è stato un valore aggiunto a questo grande salto. Conoscevo già la categoria grazie ai miei trascorsi nello Statte, sono tornato a viverla con un campionato più difficile ma anche estremamente stimolante e spero di poter essere ancora qui nel prossimo. Quel che abbiamo conquistato sul campo, va mantenuto sul campo e magari per via diretta: finché l’aritmetica ci dirà che è possibile, noi continueremo a crederci con tutte le forze”.
