Serie A2

Lorena Turetta e lo spirito Infinity: “Brave a non disunirci mai”

Lorena Turetta

Sia all’andata che al ritorno, l’intervista con Lorena Turetta arriva prima della pausa in campionato. Quasi come se bisognasse togliere di mezzo le gare ufficiali per tenerla ferma nello stesso posto, a parlare per più di 5’. Altrimenti l’istinto è sempre quello: correre più forte del vento e farlo ininterrottamente. Una centometrista dal cuore d’oro che fa benissimo all’Infinity Futsal Academy, a riposo dopo un eloquente 7-0 contro il Cus Milano nella ventesima giornata.
“Si è messa bene fin dall’inizio ed è stata una partita gestita con tranquillità – racconta la biancoceleste –, in cui c’è stato spazio per tante rotazioni e anche io ho potuto tirare un po’ il fiato al rientro da una brutta influenza”.

La zona playoff è ormai un ambiente familiare per la squadra di Marta Carluccio, ma Turetta pensa a godersi il viaggio più di ogni altra cosa: per ora il panorama è quello niente male della salvezza. Tutte le matricole partono da qui, poi – però – ci sono anche quelle “terribili”, che non hanno alcuna paura di scalare le vette più impervie. L’Infinity lo ha fatto con naturalezza, senza forzare nulla. Ha spiegato le vele quando il vento è stato favorevole, ha tenuto saldo l’equipaggio nei momenti di burrasca e ora prova a lanciarsi di nuovo, visto che la corrente lo consente.
“Se questo piazzamento dovesse restare, ne sarei molto felice. Anche se sono convinta che si potesse fare ancora di più. A volte siamo andate in tilt: se nella scorsa stagione si viaggiava sempre sulla cresta dell’onda, la Serie A2 ci ha presentato alcune situazioni di svantaggio che sono state dure da assorbire e che ci hanno richiesto di crescere in fretta sotto questo punto di vista. Ma in tutto ciò, il gruppo è rimasto sempre unito, senza farsi sopraffare da quelle piccole problematiche che – ora lo sappiamo – sono all’ordine del giorno in una categoria superiore”.

Fondamentale, in questo stato di calma, anche il suo esempio di donna e calcettista.
“Non sono una di tante parole – dice con un pizzico di timidezza – ma sono sempre l’ultima ad arrendersi e mi piace trasmettere questa grinta alle mie compagne o a chiunque si avvicini a questo sport. Magari c’è chi si demoralizza per un passaggio sbagliato, ma io vado lì e dimostro che in fondo basta poco per rialzarsi”.

Tra fragilità e punti di forza granitici, intanto, l’Infinity potrebbe davvero centrare anche il traguardo della post-season.
“Per tutto l’impegno che ci mettono sarebbe soprattutto Carluccio e Lombardi a meritarlo. Anche per noi sarebbe straordinario, ma – almeno per quanto mi riguarda – continuo a fare un passo alla volta, senza guardare né classifica né calendario. Più punti faremo e meglio sarà, questo sì. Ma è un obiettivo che prescinde da chi avremo di fronte”.

Tempo scaduto, sento che ha voglia di tornare a correre. E magari questo è un buon segno per chi, come me, si sta ancora chiedendo se le sue dichiarazioni su un possibile saluto al futsal non siano per caso rientrate. “Smettere del tutto non so, il calcio a 5 fa parte della mia vita da così tanti anni… Magari qualcosa di meno impegnativo”.

Ancora un piccolo passo indietro, Lorena. Uno soltanto. In fondo è di (rin)corsa che si parla.

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