Ko col Città di Falconara che di fatto non cambia nulla per la Rovigo Orange, ancora perfettamente a metà strada rispetto a tutto quello che potrebbe essere. E per tutto, intendiamo davvero qualsiasi destinazione possibile, dai play out ai playoff, prendendo la salvezza come punto fermo.
Ma prima di parlarne, partiamo proprio dall’ultima gara interna con l’analisi di Ketty Gava, uno dei tre portieri – insieme a Nagy e Grandi – a disposizione di mister Cossìo.
“Sapevamo che col Città di Falconara sarebbe stata tosta, era uno scontro contro una squadra che ha vinto tanto e con giovani promettenti. Il nostro obiettivo era soprattutto quello di metterle in difficoltà e dar loro filo da torcere: ci siamo riuscite meno nel primo tempo, è andata meglio nella ripresa in cui abbiamo creato di più trovando anche il gol, ma alla fine il risultato non ci ha premiate”.
Ancora turbolenze nelle prossime due settimane con TikiTaka e Bitonto all’orizzonte, poi – però – il cammino potrebbe di nuovo cambiar volto con quattro gare alla portata che definiranno effettivamente la stagione delle neroarancio. L’anno scorso, di questi tempi, ci si preparava per Final Eight e playoff, forti di una salvezza scartata sotto l’albero di Natale, ma – seppur col fiato sul collo da parte delle avversarie – Gava e compagne sono ancora in tempo per regalarsi qualcosa in più rispetto alla salvezza.
“Ci aspettano partite in cui il risultato potrebbe sembrare scritto, contro formazioni che si pongono obiettivi ben diversi dal nostro, e poi ci sono 4 autentiche finali da vincere assolutamente. Fino a quel momento – continua l’estremo difensore – saremo nel limbo e nulla sarà ancora deciso: prima di tutto, dobbiamo centrare a tutti i costi quelle gare per il mantenimento della categoria, ma – se fai bene quelle e poi strappi qualche punto in più – chi ti dice che non andrai a giocarti anche i playoff? Il Molfetta è a tre punti da noi in zona playout, alla stessa distanza c’è però anche l’ottavo posto dell’Audace”, sorride fiduciosa.
Dal futuro, di nuovo al presente. Con l’imminente trasferta in casa TikiTaka, da affrontare senza Da Rocha (squalificata).
“E’ il nostro unico vero pivot, la sua assenza si farà sentire, ma meglio che manchi domenica piuttosto che nelle partite che per noi contano davvero. Questo non vuol dire – sottolinea – che verremo meno al nostro compito di provare a mettere il bastone tra le ruote di una big, ma lo faremo affidandoci maggiormente alle piccole che stanno crescendo: Tonon e Lorrai. È davvero ancora tutto possibile, ma dobbiamo crederci con tutte le forze”.