Una classe 2000 in Serie A2 e con piena fiducia da parte di tutto il club. Quando l’Infinity Futsal Academy, – Academy, per l’appunto scuola di formazione – parla dell’importanza di investire sui giovani talenti non lo fa certo per riempirsi la bocca, ma dando reali opportunità di crescita a quei giovani profili che abbiano sufficiente forza per credere nei propri sogni. E Cristina Ferro è sicuramente tra questi.
“Vengo dal calcio a 11, quando ho iniziato ero l’unica ragazza in mezzo a tanti maschi: anche se accanto a me c’è un compagno meno bravo, capitava che passassero la palla a lui. Io non me la sono mai presa, ho continuato invece a giocare e divertirmi, ma sono contenta che le cose stiano cambiando e le donne, sin da piccoline, si sentano sempre più sicure nel praticare uno sport che non è assolutamente solo da maschi”.
Tenacia e doti tecniche la portano ad emergere nella squadra dei “Laghi”, poi passa per un anno alla Primavera del Cittadella, fino a scoprire il futsal con le Vip prima e con l’Infinity poi.
“Ho conosciuto mister Carluccio, poi è stato il turno di Monacita Lombardi e mi sono fidata del loro modo di lavorare, facendo un’ottima scelta: non solo c’è spazio per noi giovani, ma c’è anche la possibilità di imparare dalle più grandi. Avella e Turetta sono le compagne che mi danno più consigli e mi sento molto migliorata in tutti i fondamentali: non so – continua Ferro – se un giorno tornerò al calcio a 11, ma anche se dovesse accadere, suggerisco a tutti almeno un paio d’anni di base nel futsal, perché non c’è modo migliore per affinare la tecnica e diventare una giocatrice più completa sotto tanti punti di vista”.
Si impara dalle belle giornate che hanno portato l’Infinity al quinto posto della classifica, ma anche da quelle che arrivano a ricordare che abbassare la guardia è quanto di più sbagliato possa esserci.
“Sinceramente non ci aspettavamo un risultato del genere (ko per 1-6 in casa contro la Jasna), ma più andavamo avanti nel match e più stentavamo a riconoscerci. Eravamo piantate a terra e con poche idee. Forse abbiamo sentita la partita, quella lotta che ci avrebbe permesso di prenderci una posizione in più. Nulla, comunque, che possa inficiare il nostro percorso: il Cus Milano è una squadra che potrebbe sorprenderci, ma noi faremo di tutto per risollevarci e tornare con i tre punti in tasca”.
Arrivata in biancoazzurro che era appena una bambina (nella stagione 20/21), Ferro è oggi una giovane donna che lavora nel settore informatico e occupa tutto il resto del tempo libero formandosi sportivamente in Serie A2.
“E’ un anno molto diverso per tutte. Si sente che abbiamo fatto un passo avanti, ma il DNA di questa squadra rimarrà sempre lo stesso: scherziamo tra di noi sempre nel rispetto e con la massima stima reciproca, e soprattutto ci fidiamo l’una dell’altra. Giocare in un gruppo così ti dà gli stimoli per far bene e arrivare lontano”.