Finalmente il rientro in campo, a distanza di un mese “dal giorno in cui un cinesino mi ha messo lo sgambetto nel riscaldamento col Perugia”. Ylenia Natarelli ora ci scherza, ma è stata dura fermarsi per un mese, dopo aver già avuto a che fare con una distorsione al legamento crociato nella gara di andata con la Woman Napoli. Mettiamoci anche l’occhio nero per una parata su punizione (ben visibile nelle foto di laurea che la ritraggono sorridente) e il quadro sarà completo. Ma quel che conta è esserci di nuovo, anche se domenica – contro la Virtus Romagna – il risultato non è stato quello sperato.
“Mi sento sempre bene quando sono in campo. E questa volta, a differenza delle altre, ho sentito anche una certa tensione: non volevo deludere la fiducia delle mie compagne che sanno che sono lì dietro. La gara con la Virtus? Nessuna di noi riesce a spiegarsi come mai non sia tra le primissime posizioni in classifica, visto lo stato di forma soprattutto delle ultime giornate. Probabilmente ci aspettavamo di tenere un po’ più di un tempo, ma poi c’è stato un calo di attenzione generale. Su questo – sorride – nel bene e nel male siamo compattissime: va giù una e tutte la seguono, ma per fortuna vale anche il contrario”.
Ora due avversarie molto diverse tra loro: l’Atletico Foligno, da poco superato in vetta dalla Woman Napoli, e poi la Salernitana, una vera e propria “partitissima” per quanto riguarda le neroverdi.
“Credo che mettere troppa carne al fuoco, in realtà, sposti solo l’attenzione. Perciò pensiamo di domenica in domenica. Come direbbe la cantante Madame – sorride – mi aspetto “tanto, tanto, tanto”: dopo aver visto le partite da fuori in questi giorni, ma anche vedendo tutte le mie compagne dalla porta, è ancora più facile capire quanto potenziale ci sia, a livello di singoli e a livello di squadra. Non riuscire a sfruttarlo a pieno fa arrabbiare, ma so che col Foligno ce la giocheremo senza rimpianti, cercando di rubare un punticino ad una “big”. E se alla fine non sarà così, allora accetteremo anche una sconfitta, purché sia a testa alta”.
È quella che verrà il 19 marzo la sfida per la quale tutta la Lux Chieti ha davvero in mente un solo risultato possibile.
“Ora che anche la mia collega di reparto Marica Di Tolve è rientrata a pieno regime, non so se ci sarò io tra i pali. Ma se così fosse, mi piacerebbe poter riscattare la brutta prestazione dell’andata e viverla in modo completamente diverso. So quanto spendiamo e come ci sentiamo quando usciamo dal campo sapendo di aver dato tutto senza ottenere abbastanza in cambio, ma stavolta faremo in modo che tutto possa andare per il verso giusto perché una grossa fetta di salvezza passa proprio da questo scontro”.