Riecco l’Infinity Futsal Academy, riecco quelle terribili matricole capaci di fermare due apripista in un solo difficilissimo mese: prima il pari con la Med (4-4), allora in testa alla classifica del girone A, poi la vittoria-bis contro la L84 (3-2), scivolata dalla vetta alla terza piazza. Quest’ultimo, poi, un risultato che vale doppio: non solo per la sportivissima rivalità tra due formazioni che si sono contese la Coppa Italia di Serie C, ma anche perché conquistato dopo due settimane nelle quali la squadra di Carluccio è stata solo la brutta copia di se stessa.
Come si è ritrovata? Con un gol di Natasha Barban in apertura, la stessa che ha poi fatto l’assist per il 3-2 della gemella Melissa, dopo l’assolo di Tomat.
“Mi sembra surreale che la risalita sia iniziata da me – sorride la 20enne. – Ad un certo punto, non so ben per quale motivo, non riuscivamo più ad essere noi stesse e stentavamo a riconoscerci. Ma sono contenta che la scossa sia arrivata nel momento più difficile: è dopo le cadute che si vede la forza di una squadra, lo spirito di un gruppo sta tutto nel volersi rialzare insieme quando le cose non vanno, nel dare l’appoggio necessario perché nessuna si butti giù”.
E per Natasha quell’input è partito dalle parole di una compagna durante un confronto tra tutte le giocatrici.
“A volte – in un momento di buio – dirsi tutto può rivelarsi l’allenamento più utile, così come sentire altri punti di vista, mettersi nei panni degli altri, recepire i consigli delle più grandi. C’è una frase di Carpanese, in particolare, che mi si è fissata in testa per tutta la settimana: “andate a casa, guardatevi allo specchio, ditevi che siete forti e che dovete farlo vedere”. Una volta rientrata – racconta – l’ho fatto davvero, solo che il mio specchio è stato Melissa: ci siamo dette in faccia che non avevamo ancora dimostrato abbastanza, che potevamo essere più di così. Al saluto contro la L84 eravamo vicine, ci siamo guardate e ce lo siamo ripetute: è il momento, dobbiamo farcela”.
È la testa che comanda, è l’atteggiamento col quale si affronta un ostacolo, trasformandolo in opportunità. E su questo la pur giovanissima Barban ha dato una grande lezione.
“Sono andata in pressione su una rimessa, ho rubato palla all’avversaria, poi ho scambiato con Tomat e ho chiuso l’azione sul secondo palo. Anche il gol di Tomat è stato bellissimo e a completare la bella giornata è arrivata la rete di Melissa. Per chi sono più contenta tra me e lei? Lo sono per entrambe, perché ci abbiamo messo quel qualcosa in più e siamo state d’aiuto, proprio come ci eravamo ripromesse di fare. E sono altrettanto contenta per l’Infinity perché siamo tornate a giocare come sappiamo. Insomma, per mia mamma è stata una giornata di grandi autografi – scherza -… ma prima ci ha riempite di baci”.
Dopo un gennaio di fuoco, febbraio dovrebbe concedere un po’ di tregua: con Corticella e Bagnolo i risultati dell’andata sono stati buoni, in mezzo c’è un ko col Cus Cagliari che chiede riscatto e poi di nuovo uno scontro ad alta quota con la Jasna, fermata su un ottimo 2-2 in trasferta.
“Facendo affidamento sulla prestazione di domenica, mi aspetto lo stesso – se non di più – nelle gare che verranno. Abbiamo capito che dobbiamo divertirci in campo e che la forza per reagire a qualsiasi situazione viene dal modo in cui riusciamo a stringerci più forte l’una all’altra. Se tutto andrà come spero – aggiunge Natasha – presto torneremo anche ad occupare la parte più alta della classifica: nelle ultime due settimane si sentiva nell’aria che qualcosa non andava, domenica – invece – è stato un turbinio di emozioni. Ecco, quindi, quello che più vorrei: essere sempre così felice, conservare a lungo questa gioia e questo attaccamento alla squadra”.
