Serie B

Lux Chieti con un altro spirito, Carla Febo: “Siamo tornate a divertirci”

Lux Chieti

“Siamo tornate a divertirci”. Voto 10 alla capacità di sintesi per Carla Febo della Lux Chieti, che in quattro parole spiega un risultato difficilmente pronosticabile all’andata: 0-0 contro un Futsal Prandone più avanti in classifica e ottenuto nonostante due assenze pesanti come quelle di Di Renzo e Santini, di ritorno dalla Deaf Champions League.
“Un po’ me lo sentivo – ci dice –, già dallo spogliatoio eravamo diverse a livello mentale, più spensierate, ma la differenza l’ha fatta che siamo state una squadra: se prima capitava di vedere una più avanti e le altre non al passo, domenica siamo state tutte sulla stessa lunghezza d’onda. Era da settimane che mister Maione ce lo chiedeva e aveva ragione: tornare a divertirci è stata la chiave per un buon risultato”.

Perché la Lux avesse smesso di farlo, poi, questo è un mistero ancora irrisolto.
“Seppur senza alcuna pressione da parte della società, sentivamo di dover dimostrare a tutti i costi chissà che e questo ci tagliava le gambe: era come se non ci fossero concessi errori invece leciti per altri. E il brutto è che questo era sono nella nostra testa. Ma quando decidiamo di giocare tranquillamente, le risposte arrivano: col Prandone, così come tutte le mie compagne, ho speso tanto in fase difensiva e non sono riuscita poi a pungere in attacco, dove mi erano richiesti sforzi extra considerata l’assenza di Santini. Comunque sia è stata una bella partita: sono contenta di aver cambiato ambiente a dicembre, ho ritrovato quegli stimoli che per una serie di motivi avevo un po’ perso e mi sento a mio agio. Anche quando le cose non funzionano, c’è tanto confronto. Dopo la partita col Pucetta, Maione è arrivata e ha posto una domanda semplicissima: “Che c’è?”. Ognuna di noi ha espresso la propria opinione e insieme abbiamo trovato una soluzione. Per me un buon allenatore è proprio quello che sa ascoltare, ma per ascoltare devi fare domande. La condivisione è alla base di ogni gruppo, noi ne abbiamo tratto beneficio e sicuramente continueremo su questa strada: puoi anche avere 10 singoli fortissimi, ma se non hai gruppo compatto non vai da nessuna parte”.
È sempre in zona playout che sgomitano le neroverdi, ma ora la sfida col Santa Maria Apparente (altra marchigiana alle spalle del Prandone) si prepara con un pizzico di fiducia in più.
“La parte più bella della Serie A2 è che non ci sono mai partite scritte o scontate. Ricordo ancora la prima esperienza con Centrostorico Montesilvano: nessuno avrebbe scommesso una lira su di noi e invece chiudemmo il girone di andata in terza piazza. Per questo aspettiamo domenica con curiosità, senza escludere assolutamente la possibilità di un pareggio o – perché no? – di una vittoria. Se giochiamo come abbiamo fatto in casa e con la squadra di nuovo al completo, niente è impossibile”.
Intanto, Febo ha coronato la settimana sportiva con un nel riconoscimento personale: il Premio America Giovani per il talento universitario, riservato a soli 1000 studenti in tutta Italia e consegnato a Roma presso la Camera dei Deputati, che le darà diritto ad una borsa di studio per un master online. Atleta meritevole e studentessa eccellente, il profilo ideale di una Lux che vuole distinguersi anche fuori dal campo.

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