Serie A

Elisa Tonon: “Felice del mio contributo contro la Lazio, ora voglio dare ancora di più”

Elisa Tonon

“Guarda che oggi segni…”. Papà Fabio lo sapeva già e lo sapeva la domenica prima ancora. Probabilmente lo sapeva anche lo scorso 6 novembre, giorno in cui sua figlia – Elisa Tonon – ha realizzato il primo gol in Serie A contro la Kick Off. Anche al ritorno ha lasciato il segno con le all blacks, ma ancor più importante è stato il centro con la Lazio nel 2-2 ottenuto dal Rovigo Orange sul difficile campo di Fiano Romano.

“Vedendo anche la partita contro la Kick Off e quindi tenendo conto delle ultime due gare in cui abbiamo affrontato squadre che sono sotto le “top 4”, la sensazione è che possiamo giocarcela con tutte. Probabilmente abbiamo peccato un po’ nei primi tempi, in cui abbiamo pensato più a difenderci che ad attaccare, ma nel secondo ci siamo dette di crederci e abbiamo tirato fuori il carattere. Avremmo potuto anche vincerla. Sull’espulsione di Mascia, avremmo dovuto fare qualcosa di più e concretizzare, la fase di finalizzazione ci manca e non è una novità, ma il risultato è stato assolutamente positivo in ottica di possibili playoff”.
E la fiducia, adesso, è anche personale.
“Non ho elevato minutaggio, perciò entrare e riuscire a dare il mio contributo con un gol è sempre bello: non è certamente solo da questo che si valuta una prestazione, ma – sorride – quando leggi il tuo nome sul tabellino, in qualche modo sei certa di aver fatto il tuo. Il lavoro di mister Cossìo mi sta aiutando tanto, così come il supporto in allenamento da parte delle mie compagne, che cercano sempre di spronarmi e darmi consigli, Iturriaga in particolare. Alla mia età (21 anni, n.d.c.) e in un contesto del genere, saper ascoltare vale oro: io immagazzino tutto e, quando possibile, provo a mettere in pratica al momento giusto”.

Un esame diverso ogni settimana per Tonon e uno dei più duri arriva proprio con la visita di quel Città di Falconara che ha fatto incetta di titoli negli ultimi due anni.
“Sicuramente bisogna entrare con la testa giusta. All’andata non c’ero, ma ricordo bene che abbiamo incassato subito tre gol e questo ci ha demoralizzate, impedendo qualsiasi tipo di reazione concreta. E poi bisogna puntare sulla difesa: meno gol prendiamo e meno bisognerà farne per colmare il gap”.
Più della metà della stagione agonistica è alle spalle ed Elisa si sente molto diversa rispetto a quella calcettista ai nastri di partenza, che tagliava per la prima volta il traguardo dell’esordio in Serie A.
“Com’era giusto che fosse, ho dovuto imparare tanto prima di iniziare effettivamente a “vedere” il campo, ma ora mi sento davvero parte di questa squadra e credo di più in me stessa. Chiara Bassi ha tanta fiducia in me e sentirselo dire mi riempie di entusiasmo: anche se nell’uno contro uno tendo ancora a passarla, sono consapevole delle mie potenzialità e del percorso che sto facendo. Alla vigilia di questo progetto, mi ero posta due obiettivi: segnare almeno un gol e dare il massimo contributo possibile, soprattutto da centrocampo in poi, che è la zona in cui riesco ad esprimermi meglio. Bè, per quanto riguarda i gol – sorride – sono a posto, ora voglio aiutare ancora di più il Rovigo nelle giornate che mancano. Solo allora potrò dirmi davvero soddisfatta”.

Foto: Alessio Monaco Photography

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