Serie B

Paolo Fiorino, progetto biennale per la Soccer Altamura: “Salvezza e poi promozione”

Fiorino

L’organigramma lo indica come responsabile del rapporto con le istituzioni, ma quello di Paolo Fiorino (al centro nella foto di copertina) per la Soccer Altamura è in realtà un impegno molto più profondo che lo lega al club sette giorni su sette, ventiquattro ore su ventiquattro.
“Stanotte sono andato a dormire alle 2 e 30 per lavorare – ci dice –, la mia disponibilità è totale e per fortuna la voglia di darmi da fare di certo non manca”.
Ventiduenne e altamurano doc da generazioni, Fiorino è alla sua prima esperienza come dirigente.
“È nato tutto da una chiamata di Dinardo e di Benedetto, col quale ho un’amicizia decennale. Seguivo il calcio a 5 già da qualche mese, ma la passione è letteralmente esplosa con la Soccer Altamura. Il nostro percorso? Il ripescaggio inizialmente ci ha rallentati, ora però stiamo risalendo la classifica grazie alla qualità delle nostre giocatrici – ad esempio Lorusso, Carone, Difonzo, Pedroso e tante altre ancora – e al tocco in più dato da mister Tassielli, elemento portante di una società molto solida e coesa”.

Un aggettivo per Fiorino? Determinato. “Se mi pongo un obiettivo, poi faccio di tutto per raggiungerlo. Capita, dopo una sconfitta, di vedermi sorridente in foto, serve anche un po’ di leggerezza. Ma in realtà sono arrabbiato perché nel DNA della Soccer Altamura c’è una mentalità vincente. Lo sport è uno stile di vita che ti fa tendere verso il massimo, a me ha aiutato molto a migliorare la gestione delle più svariate situazioni, mi ha dato più competenza e lo vivo con molta serietà: la presenza al campo, durante gli allenamenti, è fondamentale. Serve il contatto con la squadra e la dirigenza e serve fare da collante tra le due parti: la parola di conforto fa sempre bene, ma – all’occorrenza – credo che faccia bene usare anche un po’ di bastone”, sorride Fiorino.

Ora Segato e Futsal Ragusa prima della fine del girone di andata, poi si faranno i conti.
“Vincere ci permetterebbe di piazzarci in una bella posizione, ma per scaramanzia non dico niente e rimando tutto alla prossima intervista – sorride ancora -. Scherzi a parte, ci siamo buttati in questa avventura a capofitto e avendo ben chiaro l’obiettivo di portare questo gruppo in Serie A. Ma bisogna essere oggettivi: quest’anno puntiamo dritti verso la salvezza, dal prossimo lavoreremo per altri traguardi. Dal punto di vista dirigenziale, so che dobbiamo ancora crescere a livello organizzativo e lo faremo certamente nei prossimi mesi, perciò concentro le mie energie su un progetto biennale: salvezza-promozione”.

Ma la scalata potrebbe essere anche interna.
“Se mi venisse proposto un ruolo ai piani più alti, perché no? Ne sarei felice. Nel frattempo, ringrazio tutti i miei collaboratori e i presidenti, chiedo la vicinanza delle istituzioni e invito tutti i tifosi per domenica 8 gennaio alle 17 al PalaPiccinni per la gara con la Segato. Gli scontri diretti si vincono con determinazione e qualità dei singoli e della squadra, ma serve anche il sostegno del pubblico biancorosso”.

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