Serie B

Formula Barichello: “Porsi obiettivi, migliora le prestazioni. Daremo tutto con la L84”

Alice Barichello

Il bel pareggio contro la Mediterranea in apertura di 2023 e poi il doppio 5-1 a sfavore contro Pero e Polisportiva. Certo, nulla di grave in un campionato che presenta ancora tante sfide, ma non sarebbe da Infinity Futsal Academy lasciar correre gli eventi senza rifletterci su e trarne i giusti insegnamenti.
“Ci stiamo domandando soprattutto come mai non ci sia stata reazione, dopo la chiacchierata interna della scorsa settimana. Come gruppo ci troviamo benissimo, ma – analizza la situazione Alice Barichello – adesso serve probabilmente giocare più da squadra: stavamo vincendo di un gol, poi abbiamo subito il pareggio e ci siamo demoralizzate. Non voler fare errori, recuperare subito, segnare a tutti i costi: è come se ci mettessimo da sole pressioni che nessuno dall’alto ci impone e questo fa sì che ci complichiamo la vita. Non stiamo puntando a vincere il campionato, perdere una o due partite non è una questione di stato. L’unica richiesta che ci viene fatta è di mettercela tutta e gli ultimi risultati dicono che c’è qualcosa che non stiamo dando”.
Stimoli da ritrovare subito, perché domenica c’è la L84, partita che per le biancazzurre non sarà mai come le altre.
“Un po’ perché è la capolista, un po’ perché ci riporta con la mente al successo di Brandizzo – spiega Alice – è sicuramente molto sentita. Statisticamente, dalle sfide casalinghe otteniamo risultati migliori rispetto alle trasferte, quindi spero che questo possa metterci a nostro agio per ottenere la prestazione che tutte vogliamo”.

Vittoria per 4-3 nella soffertissima gara di andata e addirittura nell’extra-time in Coppa Italia, tornando ai bei ricordi della stagione da tre titoli, praticamente tutto quel che c’era da vincere. Ma per Alice è arrivata anche una soddisfazione in più: il successo con l’Area Nord nella prima edizione della Future Cup a Salsomaggiore Terme.
“È stata una grande gioia, anche perché sono finalmente riuscita a rappresentare la mia regione, e comunque il Nord Italia, a livello nazionale. Per me è stata una doppia festa: non solo essere selezionata e primeggiare, ma anche aver incontrato persone molto belle. Arrivavo dalla felicità della Coppa Italia e ho messo la ciliegina sulla torta, sotto gli occhi del CT della Nazionale italiana femminile, Francesca Salvatore. Indossare la maglia azzurra è uno dei miei sogni e in questo sento di essere fortemente supportata dalla società, che mi offre spazio per far vedere le mie capacità e mi sta dando opportunità che spero possano essere sempre più grandi col tempo. Mister Marta Carluccio mette il cuore in tutto quel che fa, è 100% passione”.

Tra Alice e i suoi allenatori c’è stato sempre grande feeling: da Robson Marani del Futsal Giorgione, conosciuto a soli 12 anni in un incontro dimostrativo a scuola – è con lui che decide di lasciare la pallavolo per dedicarsi esclusivamente al calcio a 5, col totale supporto dei suoi genitori che tuttora non si perdono una partita – a Gianni Crapanzano, arrivato dopo Marani al Futsal Giorgione, verso il quale Alice ha un ringraziamento speciale.
“Ha creduto e crede tanto in me, a 16 anni hai bisogno di una guida, qualcuno che ti aiuti a fare  scelte per il tuo bene e io, per fortuna, ho avuto lui. Tuttora tiene a me e al mio futuro, devo a lui se sono all’Infinity: ha fatto il mio nome a Marta e da lì è nato tutto quel che è stato l’anno scorso. Ritrovare le gemelle Barban da compagne di squadra, dopo anni di sfide vinte sempre da loro – sorride parlando delle altre piccole del gruppo – è stato strano, ma abbiamo stretto un ottimo rapporto”.

Insieme al salto di categoria, in biancazzurro Alice ha compiuto un salto ben più importante: è cambiata la sua mentalità. Da giocare per partecipare, a giocare ponendosi degli obiettivi.
“Questo comporta più responsabilità, ma anche soddisfazioni maggiori quando le cose vanno come vorresti. Ho imparato a gestire meglio le emozioni grazie all’esempio di persone più grandi dalle quali apprendo ogni giorno e ho capito che fissare un traguardo, aiuta anche le prestazioni. Guardando alla Serie A, mi ispiro a Lucileià, che è tanto forte quanto umile. Nel calcio in generale, ammiro tanto Messi e Neymar. Insomma, i fantasisti come me – sorride -. Punto tanto sulla velocità e sul dribbling, e poi mi piace fare assist, più che gol. Se mi immagino in Serie A? Assolutamente sì, ma non ho fretta: anche se dovesse richiedere tempo, sono sicura di poterci riuscire perché lo voglio davvero”.

Non si preclude, in futuro, neanche un’esperienza all’estero che potrebbe arrivare tramite l’università di Scienze Politiche che frequenta a Padova.
“Vorrei fare richiesta Erasmus per la Spagna e, contestualmente, vorrei continuare a giocare a futsal: avere più punti di vista e conoscere più modelli di gioco, allarga la mente. Se mai dovesse essere, mi piacerebbe avere una possibilità anche lì. Spostarmi non sarebbe un problema, a patto che il calcio a 5 rimanga nella mia vita”.
Nel frattempo l’Infinity se la tiene stretta, e viceversa.
“Abbiamo tanto da dimostrare, a partire da domenica: vogliamo scendere in campo e dare il meglio di noi”.

 

 

 

 

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