Serie A

Dalla retrocessione al tetto d’Europa, Mondini: “Incredibile quanto fatto da un gruppo di amici”

mondini

1669.
Questa è una storia che parte da qui. O meglio, ricomincia da qui. Non è una data, per quanto ad una data si fa riferimento.
“E’ il numero di giorni intercorsi tra la retrocessione contro il Grisignano e il titolo di campioni d’Europa” spiega, ancora commosso, l’avvocato Lorenzo Mondini, GM del Città di Falconara.

“Tutti ricordiamo quell’evento ed è impossibile non lasciarsi andare davanti alla strada fatta in 1669 giorni, alle difficoltà incontrate, alle lezioni di vita ricevute da quanti pensavano di saperne più di noi e si sentivano in dovere di indicarci cosa avremmo dovuto fare e come soprattutto. Per tutto questo, che davvero non si può raccontare a parole, la vittoria dello scorso 22 dicembre è stata qualcosa di eccezionale. Una rivincita per tutti”.

LA VISIONE DEL PRESIDENTEEuropean Women’s Futsal Tournament è stata un successo. Non solo dal punto di vista sportivo. Portare in Italia questo titolo, per quanto non ufficiale, è un’impresa che tante grandi squadre hanno tentato nel corso degli anni ma nella quale non sono mai riuscite. “La vera vittoria, però, è stata nel modo in cui tutto questo è avvenuto” sottolinea Mondini. “Vincere è stato bellissimo, ma vedere portata a conclusione un’impresa organizzativa delle dimensioni di un torneo internazionale, con le incognite e le difficoltà organizzative, ci ha riempito di orgoglio.

Un ringraziamento doveroso va al fautore di tutto: il presidente Marco Bramucci. Nessuno, a parte lui, credeva così fortemente nella possibilità di realizzare un’impresa simile. Eravamo tutti molto scettici, o almeno preoccupati per l’ampiezza di cose da fare e a cui pensare per la corretta riuscita della manifestazione. Lui invece è stato caparbio, convinto fin dall’inizio che l’EWFT sarebbe potuta essere un’opportunità per tutti. Squadra, giocatrici, movimento ma anche per la città stessa. Ha avuto ragione e gli va riconosciuto“.

Senza dubbio, la sesta edizione del torneo internazionale dedicato alle squadre vincitrici dei rispettivi campionati nazionali, è stata la più curata e riuscita delle edizioni. Un pizzico di orgoglio nazional popolare, una realtà evidente a quanti, come me, hanno avuto modo di vivere da vicino ogni edizione.

FALCONARA CAPUT MUNDI Ungheria, Paesi Bassi, Polonia, Spagna, Portogallo si sono ritrovate a Falconara, centro del mondo del futsal femminile per una settimana. “La capitale europea del calcio a 5 per 5 giorni. E il nostro PalaBadiali ne è stato il fulcro. Protagonista, lo sport che tanto amiamo e del quale abbiamo contribuito a scrivere un pezzetto di storia. Sono inoltre molto felice per l’accoglienza che la città ha riservato a tutti i protagonisti. Credo e spero che realizzare una manifestazione, in questo modo, possa essere da ispirazione per tutte le piccole realtà sportive sparse in tutta Europa.

In molti si sono stupiti di come, una cittadina come Falconara, con tutti i suoi limiti che chi la vive conosce bene, abbia dimostrato un’immensa grandezza. Tutti sono stati partecipi, dai tifosi agli esercizi commerciali. Potrei raccontare mille aneddoti, ci si potrebbe davvero scrivere un libro, ma sentire le giocatrici straniere felici per essere riconosciute nei bar ad esempio, o nei ristoranti, salutate dalle persone per la strada, mi riempie di orgoglio per far parte della comunità di questa città. Non avremo grandi attrattive, ma sappiamo come far star bene le persone. E’ stata una vittoria non solo per il Città di Falconara ma anche per La città di Falconara. E’ una consapevolezza grande, che ci porteremo sicuramente dietro“.

SUCCESSO DI TUTTI, PER TUTTI Non solo il tessuto sociale e urbano, ma un nutrito gruppo di persone ha scelto di scendere dagli spalti e rimboccarsi le maniche per giocare la propria parte nella riuscita della manifestazione. “Voglio ringraziare personalmente tutti quelli che, senza proclami, senza apparire, hanno dato il loro contributo fattivo per garantire la perfetta riuscita della manifestazione. Per amore del CdF. E’ stato commovente vedere tante persone partecipi e desiderose di dare una mano. La loro cooperazione, il loro sostegno, è stato determinante, sia dal punto di vista logistico, sia da quello emotivo. Davvero grazie di cuore a tutti e ad ognuno. Ci si è resi conto, tutti, che questa squadra non è solo una realtà sportiva fine a se stessa, ma è una grande comunità che rispecchia lo spirito che anima il Falconara da sempre.

Ne è dimostrazione anche la presenza costante della nostra under 19 durante tutto l’evento. Sono state sempre sul pezzo, dando una mano nelle esigenze che mano mano si creavano durante le partite. Non lo dico spesso, ma mister Mosca, con loro, sta facendo un lavoro eccezionale, non solo per quel che riguarda il campo. Ho visto un gruppo di ragazze felici di far parte di questa storia. Un gruppo coeso, legato e orgoglioso di essere ciò che è. Lo sviluppo del movimento passa anche da qui credo. C’è della poesia in ogni aspetto, in ogni piccolissimo dettaglio“.

SPIRITO DI APPARTENENZA E’ stato il fattore determinante secondo Lorenzo Mondini. “Evidente, soprattutto durante la finale. La squadra ha dato piena dimostrazione di quello che è, dello spirito che ha. Ed è lo spirito del Città di Falconara, il nostro DNA. Quanti hanno visto la partita, si sono perfettamente resi conto della differenza con le nostre avversarie. Da un lato un gruppo di giocatrici che giocavano l’una per l’altra, con semplicità, senza grandi proclami. Con discrezione, facendo quadrato attorno a se stessa. Dall’altro, atlete fortissime ma totalmente centrate su loro stesse, deviando l’agonismo a un nervosismo sportivo indisponente.

Non ho visto un gioco di squadra portoghese, ho visto tante giocatrici cercare la propria rivalsa personale, guidate con lo stesso piglio dalla panchina. Quanto successo a fine partita è figlio di questo atteggiamento. Io sono invece felicissimo e orgoglioso, termine sicuramente inflazionato, di quello che siamo noi e di quello che sono le nostre giocatrici: lo specchio del loro allenatore. Per questo è stata una vittoria gigante“.

MASSI NERI, CONDOTTIERO GENTILE Massimiliano Neri, nella buona e nella cattiva sorte, è stato in grado di portare il CdF sul tetto d’Europa, vincendo quanto c’era da conquistare negli ultimi anni. “Anche qui. Onore a Massi Neri. Capace di buttare giù una quantità indefinita di bocconi amari. Nel tempo ho sentito di tutto, tante voci che lo volevano fuori, come si dice, anche da parte di tante giocatrici passate di qua, consulenti, professionisti del settore. Lui invece ha continuato per la sua strada, con umiltà, con il suo fare tranquillo, senza mai una parola fuori. Ecco, è stata una rivincita enorme anche per lui, perchè ha dimostrato, ancora una volta, che non è necessario essere aggressivi. L’educazione e la gentilezza possono portare lontano, hanno solo bisogno di più tempo, ma quello che si costruisce così facendo, resta lungo. Anche quando la programmazione estiva subisce degli sconquassi.

A livello societario non è stata un’estate semplice, abbiamo vissuto un ridimensionamento, abbiamo perso alcune giocatrici importanti e il mercato è stato fatto in totale silenzio. Vincere la Champions è stata una rivincita anche per noi. Sono stato felicissimo di vedere come, la costruzione del gol vittoria, sia passata proprio dai piedi delle due giocatrici arrivate a settembre, Taina Santos e Nathalia Rozo. Siamo stati molto criticati per i movimenti di mercato effettuati ed è davvero bello vedere che invece abbiamo avuto ragione“.

RIPARTIRE DALLA QUOTIDIANITA’ Ora il tempo dei festeggiamenti è terminato “Davvero dici?” domanda sarcastico Mondini. Si, per ora si. E’ iniziato un nuovo anno solare che porta con se l’ultima giornata di campionato. Si riparte da dove ci eravamo lasciati. “Dalla quotidianità, fatta di allenamenti, casa, partite, trasferte. Forse è meno emozionate, bisogna essere bravi a rientrare nei ranghi dopo le ubriachezze emotive della fine dell’anno. Non sarà particolarmente divertente ma è proprio da questa quotidianità che abbiamo costruito ogni vittoria raggiunta. Per tanto, domani scenderemo a Statte per l’ultima di campionato e ci prepariamo a una dieci giorni impegnativa, visto anche il recupero infrasettimanale.

Non ci spaventa niente però. L’orgoglio e la forza più grande è vedere cosa è riuscito a fare, a costruire e a raggiungere, un gruppo di amici. L’amicizia è quello che ci ha contraddistinto da sempre e che credo abbiamo trasmesso a tutte le componenti: staff, giocatrici, tifosi. Siamo felici delle consapevolezze che abbiamo. Siamo felici, e fieri – conclude Mondini – di essere parte di una storia bellissima chiamata Città di Falconara“.

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