Serie C ancora in pausa, ma non c’è sosta per l’Accademia Calcio Bergamo che partirà domani con l’esordio contro la Solarity, nel campionato nazionale Under 19. Ed è proprio questa la categoria nella quale Alena Gatti punta con tutta se stessa, come tra l’altro ha dimostrato anche in Supercoppa lo scorso 11 dicembre a Genzano.
“Ho rivisto la finale almeno 3 volte e ogni volta mi è piaciuta di più – commenta ancora emozionata –. Siamo state brave perché abbiamo lottato fino alla fine, anche io sono stata brava: non tante parate, ma sul pezzo”.
Ora il presidente Luca Gatti, suo padre, ha un trofeo per sede: uno a Medone e uno a Chignolo.
“Il sindaco di Chignolo mi aveva chiesto di tornare vittoriose, altrimenti avrei fatto meglio ad avviarmi a piedi dal casello di Roma… – sorride -. Poi, però, si è fatto trovare in piena notte al nostro bar, insieme a mezzo paese e ai miei amici, ad accoglierci. È stato molto bello, anche perché il 12 è stato il mio compleanno e così abbiamo festeggiato due volte”.
Tanta gioia anche per la prima convocazione in Rappresentativa Lombardia, con la neo-17enne Gatti che si aggrega come più giovane del gruppo.
“Una chiamata così importante mi ha dato nuovi stimoli e mi ha permesso di allenarmi con la miglior preparatrice della zona, Maria Pagliarulo. È bello sentirmi dire cosa sto sbagliando e cosa sto facendo bene, perché prima di questa stagione non sono mai stata seguita in modo specifico. Ogni tanto mi arriva qualche sgridata perché mi giro troppo spesso in tribuna a cercare lo sguardo di papà: mi basta il suo sorrisetto per capire come sto andando e mi spinge a fare sempre di più. Maria, però, vuole che io trovi la mia strada: devo sapere da sola quale sia il livello della mia prestazione. Mi sta aiutando tanto, insegnandomi quelle piccole cose tecniche e tattiche che poi in partita fanno una differenza enorme. Tanto dipende dalla concentrazione, soprattutto nei minuti finali quando il rischio è che la stanchezza prenda il sopravvento. È lì che io devo dimostrare di esserci ancora”.
Insegnamenti che torneranno utili anche domani, in casa di una Solarity che è sempre stata un cliente scomodo per le rosanero.
“Una bella squadra con tanti elementi ai quali io, in quanto portiere, dovrò prestare attenzione in particolar modo. Sul loro campo abbiamo sempre sofferto, ma non siamo da meno: dopo la Supercoppa, spero possano arrivare altri risultati positivi sia per le compagne, che per il mister, che per il presidente. Io penso che da buoni allenamenti derivino buoni frutti, per questo so che possiamo farcela. Se in Serie C, una categoria che ci mette a confronto con giocatrici più grandi, la nostra vittoria è quella di crescere gara dopo gara e mettercela tutta, in Under 19 le ambizioni sono altissime: la vittoria morale è importante, ma puntiamo anche più su”.
Accademia Calcio Bergamo style, non c’è altro modo spiegarlo.
“Se negli anni passati abbiamo sempre fatto la differenza pur non sapendo giocare a futsal, quest’anno siamo più forti perché abbiamo iniziato a farlo. Non ci importa la partita persa o vinta: quel che conta è interpretare bene questo sport. Per cui diverse sì, ma anche migliori. L’obiettivo è sempre lassù e noi dobbiamo puntare al massimo per raggiungerlo”.
