Serie A

Rovigo Orange, Filomena Othmani sale di livello: “Voglio fare la differenza”

Filomena Othmani

Cura dei dettagli come antidoto a qualsiasi avversaria. Il “metodo Cossio” aveva quasi funzionato contro il TikiTaka che non ha avuto vita facile al San Pio X, casa della Rovigo Orange, società sposata in estate da Filomena Othmani.
“Mi ha fatto piacere ricevere i complimenti anche dalle nostre avversarie, credo sia stata la seconda o terza partita che abbiamo giocato veramente bene e inizia a delinearsi il lavoro del nuovo tecnico: lui non guarda alle individualità che abbiamo davanti – Vanin o Tampa, per esempio – ma ci dà quelle poche nozioni che possono essere utili per disinnescare il gioco altrui. Non è un caso che, nella ripresa, le abruzzesi abbiano giocato molto con il loro quintetto più forte, per lo più brasiliano: avevamo chiuso ogni varco. Se continuiamo a crescere così, possiamo batterci con chiunque”.

E in questa lotta (quasi) alla pari, Othmani è riuscita anche a siglare il suo terzo gol in neroarancio.
“Sto dando tutto quel che posso, pur non essendo al 100% fisicamente e di questo sono dispiaciuta perché ora potrei fare meglio la differenza come italiana. Il mio obiettivo stagionale è proprio quello di far rivalutare il prodotto locale troppo spesso sminuito, cercando di prendermi le mie soddisfazioni e di togliermi diversi sassolini dalla scarpa”.
Uno di questi riguarda proprio la sfida col suo ex Bitonto.
“Anche se ha una rosa un po’ corta, si sta meritando di stare lassù. Andiamo ad incontrare una delle avversarie più attrezzate e poi quella è stata casa mia, ma allo stesso tempo vorrei farli ricredere rispetto alla scelta di non confermarmi quest’estate. Ce la giocheremo fino alla fine, un punto dobbiamo strapparlo. Comunque andrà a finire – aggiunge la numero 16, in onore di una persona speciale, Valentina Odierno – so che usciremo dal campo a testa alta”.

Così come è stato fino ad oggi, nonostante ci sia stata una sola vittoria in Coppa col Molfetta.
“Perché non riusciamo ancora a vincere in campionato? Per tante ragioni e nessuna in particolare. Forse, inizialmente, con una squadra che doveva ancora compattarsi abbiamo avuto un po’ timore di scoprirci e prendere gol, così ci siamo accontentate del pareggio sebbene si potesse spingere di più. Contro lo Statte è accaduto, anche contro il Kick Off nella settimana in cui la partenza di Marcio ci aveva un po’ destabilizzate. Ad un certo punto siamo entrate in un tunnel complicato, ma la vittoria col Molfetta ci ha liberate e poi ci sarà l’imminente rientro di Dayane. Ora aspettiamo il secondo turno: in fondo il Pescara non è un sorteggio negativo e lo dice lo stretto 0-0 del PalaRigopiano”.

Ebolitana con sangue tunisino, Filomena si sta costruendo un nuovo spazio in Veneto grazie alla piena fiducia da parte del suo club.
“Sono stata ingaggiata per un ruolo che richiedesse un bel minutaggio e mi sento a mio agio. Tutti vogliamo salvarci, ma nessuno mette pressione. Ci siamo solo detti che è arrivato il momento di svegliarci, perché questa non è assolutamente una classifica che rispecchi il nostro valore”.

Foto: Alessio Monaco Photography e Marco Dughetti

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