Serie B

Rosita Rinaldi cresce con la Soccer Altamura: “Primo gol per nonno Piero”

Rinaldi

Un’esplosione di gioia, l’abbraccio con Carone e tutta la panchina biancorossa ad applaudirla. Se lo ricorderà così, Rosita Rinaldi, il primo graffio in Serie A2 con la Soccer Altamura nel derby vinto (di netto) contro il Levante Caprarica.
“E’ stata un’emozione unica, anche perché avevo sbagliato tanti tiri ed ero andata un po’ in panico. Avevo iniziato a pensare che quel gol non sarebbe mai arrivato, quando poi ci sono riuscita non sapevo neanche come esultare. Mi è venuta incontro il vice-capitano, poi ho visto tutti in piedi per me. È stato bello, mi dispiace solo che nonno Piero non abbia potuto vederlo”.
La dedica, infatti, è proprio per lui: “The Best”, così come lo chiamava la sua adorata nipote.
“L’anno scorso – ci racconta con un pizzico di commozione la 17enne – il Covid ha colpito gravemente la mia famiglia: ne siamo usciti tutti, ma il nonno – purtroppo – ci ha lasciati il 13 maggio, dopo 10 giorni in terapia intensiva. Ricominciare ad allenarsi dopo quel colpo è stato molto difficile, ma ho voluto farlo perché so che ne sarebbe stato felice e continuo a pensare che, in qualche modo, quando gioco, lui ci sia”.
Tra nonno Piero, papà Rinaldi e fratello appassionatissimi di calcio, la mamma ha dovuto cedere in fretta.
“Mi aveva iscritta a danza, ma ho sempre voluto giocare a calcio così a 11 anni mi hanno portata alla Soccer Altamura di Franco Dinardo. Ho partecipato ai tornei CSEN, poi, a 14 anni, ho iniziato in Serie C. I miei punti di riferimento? Difonzo e Carone, sia calcisticamente che fuori dal campo perché sono persone speciali che per me ci sono sempre state”.

Rinaldi sommersa dagli abbracci

Rinaldi sommersa dagli abbracci

Un anno fa l’esordio nel campionato nazionale, ma è questa la stagione che Rinaldi sente come più sua.
“A parte pochi minuti, in realtà, con mister Campanelli non ho trovato spazio, forse a causa della mia poca esperienza. Con mister Tassielli, invece, sento tanta fiducia. Mi sento motivata anche negli allenamenti e questo viene sicuramente visto, perché sto giocando parecchio e sono davvero felice. Spero solo di ripagarlo continuando a crescere sempre di più”.
Una promessa che Rinaldi manterrà sicuramente “perché il campo è il luogo in cui riesco a mettere da parte ogni problema, quello in cui – ad esempio – non penso che il nonno c’è, ma penso solo a prepararmi bene per la prossima partita”.
Appuntamento col Grottaglie che troverà una Soccer Altamura più che carica.
“Come ci dice sempre Tassielli, per noi adesso sono tutte finali. Con il Levante è stata una partita dominata che ha fatto bene all’umore, ora andiamo avanti perché le aspettative sono alte”.

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