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Alexandra Divincenzo a scuola da Lù: “Voglio crescere il più possibile”

Divincenzo

18 anni tra 18 giorni e un cammino da predestinata. Basta il nome a dirlo: Alexandra, il compromesso tra Alessandra (scelto dalla mamma) e Alex Del Piero, l’idolo di papà, ex calciatore ad alti livelli e tifoso sfegatato della Vecchia Signora. È grazie a questo sportivissimo patrimonio genetico che nelle vene di Alexandra Divincenzo scorrono sia i colori bianconeri che l’amore per il calcio, poi declinato in calcio a 5.
“La mamma ringrazia il cielo che da papà ho preso i piedi… altrimenti a casa sarebbe stato da manicomio – ride -. Da giocatore era fortissimo, l’avevano chiamato anche squadre importanti, ma non aveva la testa. Diciamo che caratterialmente era poco domabile, io cercherò di non commettere lo stesso errore”.

Promessa già mantenuta da tempo: a 15 anni le prime presenze in Serie A con la Salinis, poi – dopo un anno di stop – la bellissima stagione al Rionero e le 20 reti in A2.
“Da San Ferdinando a Barletta e da lì al campo, in circa un’ora e 10. Non è stato facile conciliare impegni calcistici e gli studi in ragioneria, ma quando mi è arrivata la chiamata di Mazzaro non ci ho pensato molto”.

Anche Bitonto è stata una scelta facile: in neroverde, ha avuto un ruolo primario nell’Under 19 di Lucilèia e ha finalmente riabbracciato la massima categoria, diventando una delle più giovani calcettiste ad aver già segnato due reti nelle gare ufficiali.
“Difficile spiegare a parole la mia felicità. I gol? Su assist di Luciléia e di Renatinha, uno per un’amica e l’altro per la mia famiglia. Il primo in Under 19 – invece – è stato ovviamente per il mister: sono consapevole di essere fortunatissima ad avere l’opportunità di essere allenata da una campionessa come lei. Anche in prima squadra mi dà continuamente consigli mi aiuta tanto, davvero durante il giorno non vedo l’ora di arrivare al campo”.

Immancabile la presenza di Divincenzo senior, che l’accompagna ovunque.
“Trova sempre qualcosa da ridire su come ho giocato – sorride – ma so che sono critiche costruttive, per farmi crescere. Il consiglio più importante che mi ha dato è quello di mollare mai e di entrare sempre con grinta. In realtà è felice di me: lui non lo dice apertamente, mamma però fa la spia…”.

E tra un segreto svelato e una rifinitura, è già ora di tornare al PalaPansini per la sfida con la Rovigo Orange, mentre il giorno successivo – al PalaPoli – Alexandra se la vedrà con Molfetta dell’ex compagna di squadra alla Salinis, Nadia Boukaleb, per la Coppa Under 19.
“Abbiamo già iniziato a scriverci. Lei, scherzando, mi dice di fare la brava, io le rispondo che la partita è la partita, ma alla fine sarà così anche per lei. Per quanto riguarda il Rovigo, dobbiamo rimanere unite come siamo sempre state e come si vede anche dall’esterno. Chi stimo di più? Diana Santos per la difesa e Lucilèia per l’attacco”.
Non a caso lo sfondo del suo cellulare è proprio una foto in cui dà il 5 alla numero 10.
“Come lei mi piacerebbe segnare più gol possibili e come lei voglio sempre dare tutto per vincere”.
Hai capito la “piccolina”?

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