Serie B

Stella Carso conosce il Levante di Campanile: “Vietato sottovalutare l’avversaria”

Stella Carso

Ancora 20 giorni di attesa, poi Stella Carso della Soccer Altamura saprà se quello strappo che la tiene fuori dalla gara contro il Team Scaletta, alla quarta giornata, sarà diventato solo un brutto ricordo da cancellare a suon di assist e gol. Intanto, l’universale continua a seguire la sua squadra da fuori, col rischio di ritrovarsi in campo da un momento all’altro.

“Domenica contro la Nox Molfetta c’è stato davvero l’istinto di farlo – sorride – perché era chiaro che sarebbe bastato solo un pizzico di esperienza in più per fare bene e mi sarebbe tanto piaciuto poter aiutare le mie compagne da questo punto di vista. Dall’altra parte c’era gente con tanti anni di carriera alle spalle come Mazzuoccolo, autrice di un gol bellissimo, o giovani talentuose come Federica De Filippis, che apprezzo molto, ma a livello qualitativo siamo forti e avremmo dovuto gestire con più calma alcune situazioni. Se prendi due gol in un minuto, vai chiaramente in confusione. Poi siamo state costrette a giocare con il portiere di movimento, ma un po’ per la fretta di arrivare alla finalizzazione e un po’ per la preparazione data dal loro tecnico – Alessandra De Bari -, la tattica non ci ha giovato”.

Ed è proprio insieme a De Bari che Carso ha frequentato il corso per allenatori di calcio a 5, seguendo una passione che l’ha portata addirittura ad accantonare il suo ruolo di giocatrice nel Fasano.
“In quel momento era più importante per me, perché sono ossessionata dalla tattica e volevo approfittare dell’opportunità di conoscere Roberto Menichelli e far tesoro delle sue spiegazioni. A questo argomento sono arrivata purtroppo tardi, a 23 anni con Berardi al Conversano. Lui, tra alti e bassi caratteriali, mi ha insegnato cosa fosse davvero il calcio a 5: prima – e parlo quindi dai 7 anni, quando ho iniziato a giocare con i maschi, fino a questo incontro – ero tutta istinto, una fantasista alla Balotelli.

Mi piacerebbe tanto poter allenare, riuscire a trasmettere agli altri quel che so, anche i dettagli che sembrano meno rilevanti, e avere una squadra che giochi il mio futsal, che creda nel mio lavoro. Ci sono molte giovani – continua Carso – che si sentono arrivate a 20 anni, io credo – invece – che per raggiungere un sogno non si debba mai smettere di imparare. Per fortuna, all’Altamura, la pensano tutte come me: si ascoltano i consigli delle altre e non ci sono prime donne, per questo rimaniamo unite e andiamo avanti superando ogni difficoltà”.

Merito di Costanza Lorusso – sua ex compagna di squadra nella Rappresentativa pugliese – se oggi Carso è in biancorossa.
“Mi ha convinta nonostante tra Conversano – dove lavoro come barista – e Altamura ci sia un’ora di strada da percorrere di sera. E per fortuna c’è la mia compagna che mi copre i turni. Tanti sacrifici ai quali, a partire dal Levante Caprarica in poi, devono corrispondere altrettante gioie, ma vietato sottovalutare l’avversaria: è vero che ha vinto una sola gara, ma conosco Lucy Campanile – anche lei al corso con me, brava allenatrice ed ottima ex giocatrice – e so che dobbiamo tenere alta l’attenzione. Credo nelle nostre qualità, ma per portare a casa i tre punti – chiude Carso convinta – dobbiamo dimostrare tutto il talento e la voglia che abbiamo”.

 

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