Tre punti contro la Kick Off, dopo i dieci giorni di Fafe vissuti con la Nazionale. Stanchezza più che comprensibile per Federica Belli, autrice dell’assist decisivo contro le all blacks, ma anche tanta emozione per la meravigliosa esperienza azzurra.
“E’ stato un Main Round che ho sentito in modo particolare – confessa la laterale -. Essere in quel gruppo è stato strepitoso, peccato però che sia mancato l’ultimo passo col Portogallo: fino all’1-1 ce la siamo giocata, mi dispiace che non siamo riuscite a fare di più col portiere di movimento. Come mi sono sentita alla fine? Fortunata. Soprattutto in un momento come questo, in cui stiamo tutte combattendo per un Mondiale riconosciuto dalla FIFA: tanti dei sacrifici fatti anche delle mie colleghe sfociano nel nulla di competizioni non ufficiali, mentre noi Azzurre abbiamo potuto disputare un pre-Europeo. È stato un privilegio non da poco”.
Ma riabbracciare tutte le biancazzurre festeggiando una vittoria è stato un buon modo per ripartire, seppur con qualche correzione da apportare.
“Non eravamo molto reattive, mentre la Kick Off lo è stata dall’inizio. Se avessimo giocato al 100% da Pescara, probabilmente non avremmo dovuto usare il portiere di movimento: poi, è vero, è una tattica che interpretiamo molto bene, ma – da squadra matura quale siamo – mi piacerebbe che fossimo più intelligenti nel mettere subito la gara in discesa, senza usare una strategia che presenta i suoi rischi”.
Verso Verona, quindi, a caccia di una vittoria senza affanni.
“Incontriamo un’avversaria che avrà voglia di riscatto, ma io preferisco sempre guardare in casa nostra: anche se con un po’ di stanchezza a livello generale, so che possiamo andarci a prendere questi punti in trasferta”.
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