C’è tanta Mendoza in quella Jasnagora che comanda la classifica del girone A di Serie A2 femminile. Dalla terra del vino e dell’olio, sita sulla strada nazionale 7 che porta da Buenos Aires ai confini cileni, vengono infatti non solo mister Alejandra Argento, ma anche Flor Ogara (ex Perugia) e Mariana Dimaria, che ha confermato senza esitazione la propria presenza nel sodalizio sardo. Cresciuta calcisticamente nell’Huracàn – “il mio primo amore” – e nel Pacifico, club che le apre le porte delle Rappresentative provinciali e della prestigiosa Nazionale albiceleste, Mariana è arrivata lo scorso anno in Italia grazie al contatto con un’altra argentina, Tami Falconi. Col Città di Taranto milita per un breve periodo, poi l’arrivo in pianta stabile alla Jasnagora, che la fa sentire davvero a casa.
“In Puglia avevo trovato un bel gruppo – racconta la calcettista della Worldwide Futsal Project di Stefano Facchini – ma con una decisione congiunta il nostro rapporto sportivo si è concluso a dicembre dell’anno scorso e, tramite Alejandra Argento, è arrivata la proposta della Jasnagora”.
Prima compagne di squadra, ora rispettivamente allenatrice e giocatrice, con stima invariata.
“Abbiamo sempre mantenuto una bella amicizia. Mi piace tanto il suo modo di lavorare, mi identifico con la passione con la quale vive il futsal e adoro che con lei il “non posso” non sia neanche contemplato. Tra noi parliamo ovviamente italiano, ma nei momenti di difficoltà esce fuori anche lo spagnolo, motivo per cui le mie compagne ora conoscono abbastanza bene anche la nostra lingua. Il brutto è quando Alejandra tira fuori anche qualche parola in tedesco, perché a quel punto – ride – siamo tutte in fuorigioco”.
Tutto liscio fino ad ora, ma – nel classico stile Argento – Dimaria non si accontenta e chiede ancora di più contro il Futsal Hurricane, nella domenica in cui l’altra capolista (l’Infinity) sarà a riposo.
“Anche se abbiamo ottenuto buoni risultati che ci rendono felici, stiamo cercando di migliorare su altri aspetti come lo sviluppo del nostro gioco. Quella alle porte sarà una partita tosta e importante, perché ci darà l’opportunità per raggiungere obiettivi di gruppo. Ovviamente vogliamo rimanere in alto, ma – chiude Di Maria – non è una questione di rivalità con nessuno: l’Infinity è una squadra molto buona e lo sta dimostrando, come molte altre di questo girone. Noi dobbiamo fare lo stesso perché la competizione non ci spaventa”.
Foto: Melania Cenedese
