Serie A

Luana Püttow è sicura: “La Lazio troverà un’altra Audace Verona”

Puttow

Gol da tre nel derby con la Vip per Luana Püttow, ma il primo pensiero della rossonera va ad un’altra esultanza e cioè a quell’abbraccio stretto stretto ad Elena De Cao, la baby calcettista che nella ripresa aveva dato il via alla rimonta dell’Audace Verona.
“Stavo per stritolarla – sorride – ma ci voleva! Le abbiamo dato tutte dato fiducia sin dal primo momento: quando l’ho vista nell’Under 19, ho subito detto a Marta Zanetti che avrebbe potuto darci una mano. E quando Donisi l’ha messa in campo, anche se il tabellone era fermo sullo 0-1, eravamo sicure che avrebbe fatto bene. Il risultato? Un bel gol e minuti preziosi che ci fanno capire quanto sarà utile anche in futuro. Ma voglio dire ancora una volta bravo al mister, sia per aver avuto il coraggio di farla giocare che per aver dato fiducia a tutte quante noi indistintamente”.

Un approccio più psicologico che tattico, quello del ritrovato allenatore scaligero.
“E’ stata una settimana molto serena. Anche al riposo in svantaggio, c’è stata la massima tranquillità nello spogliatoio: ci ha detto che ce l’avremmo fatta, noi abbiamo mantenuto la calma e siamo andate a fare due bei gol nel secondo tempo”.
L’ultimo dei quali di Puttow, per l’appunto.
“Avevo già segnato in modo simile in A2: arrivava una palla alle spalle e io l’ho toccata di prima, anticipando l’uscita del portiere. Così quando ho chiamato De Angelis e lei mi ha servito quell’assist perfetto, ho pensato che avrei dovuto fare lo stesso giocando di prima: mentre cadevo a terra, ho visto la palla entrare lenta lenta. È stata una grande emozione”.

In rete da tre partite consecutive e in questo dato il caso non c’entra proprio nulla.
“Quest’estate ho lavorato tanto per farmi trovare pronta all’inizio della stagione e fare meglio rispetto a quella passata. Purtroppo – continua – un infortunio mi ha costretta ad uno stop di un mese e mezzo, ma grazie allo staff qui in Veneto (la fisioterapista Eleonora Salamon e il preparatore atletico Lorenzo Osti) e alle persone che mi hanno seguita dal Brasile (vedi la fisioterapista Sinara, la preparatrice Paka e la nutrizionista Lara), mi sono rimessa in forma e lo confermano gol segnati in partite importanti, come quella interna col Molfetta o l’ultima con la Vip”.

Sarà, insomma, un’Audace molto diversa quella che rincontrerà la Lazio in campionato, dopo la lezione incassata nel turno di qualificazione alla Coppa Italia.
“Dopo la partita eravamo tutte molto dispiaciute, non so dirti perché sia andata in quel modo, so solo che niente è stato come avremmo voluto. Ora, però, ognuna di noi è riuscita a tirare fuori qualcosa di buono e contiamo di fare molto meglio, soprattutto dal punto di vista dell’atteggiamento e della cattiveria sotto porta. Ci stiamo allenando bene, Fichera è rientrata più determinata che mai e vogliamo far durare più a lungo possibile questa ripresa”.

Non avrebbero potuto rincontrarsi in un momento migliore Puttow e Donisi.
“Credo che lui sia tornato con molta serenità e questo ha contribuito tantissimo al successo con la Vip, ma anche io mi sento diversa rispetto a tre anni fa: fisicamente, tra allenamenti e alimentazione, faccio tutto quel che serve per essere una professionista, ma è caratterialmente che mi sento forte. Finalmente sto raccogliendo i frutti di tanto lavoro e spero di portarli avanti con costanza”.
Costruisce perché duri, Luana. Anche il suo progetto da allenatrice è iniziato con questi presupposti.
“Da 4 anni seguo una scuola calcio con bimbi di circa 6 anni e insegno loro le tecniche di base. Sono contentissima perché assorbono come spugne, ma quello che correggo a loro, poi serve anche a me in campo. Imparo con quello che trasmetto, un aspetto bellissimo che – perché no? – mi porta spesso a pensare che questo potrebbe anche essere il mio ruolo, in futuro”.

Foto: Federica Arca (Audace Wave)

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